La VPN più sicura disponibile in Cina
All’inizio del nuovo secolo, esattamente tra il 2002 e il 2003 il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese diede inizio a un progetto denominato Golden Shield e poi presto ribattezzato Great Firewall – giocando con l’assonanza con great wall (la muraglia cinese ndr). Il Golden Shield è un programma di censura che blocca l’accesso a tutti quegli indirizzi Internet considerati pericolosi dal governo.
Il progetto è poi entrato in piena funzione nel 2006 e da allora non fa – o almeno cerca di – passare informazioni via web da alcuni siti. L’installazione dello scudo digitale è un’azione figlia dell’ideologia di prevenzione che da sempre teme lo sconvolgimento che le idee e le culture europee e americane avrebbero potuto potare nel cuore della nazione. Non è un caso quindi che uno dei primi documenti ufficiali forniti dal governo specifichi cosa le persone all’interno dei confini possano e non possano fare online.
Del resto non stiamo scoprendo nulla di nuovo. Basta leggere un giornale o ascoltare un notiziare per rendersi conto di quanto certe tematiche siano ormai all’ordine del giorno e di quanto alcuni paesi decidano arbitrariamente quali fonti online i propri cittadini possano e non possano raggiungere. Continuando a leggere sarà possibile scoprire quali VPN da utilizzare in Cina e di conseguenza come aggirare la cosiddetta censura di governo che colpisce il web.
L’accesso a Internet senza censura in Cina è davvero qualcosa di complesso se non impossibile. Attualmente il governo cinese oscura circa un migliaio di siti web tra cui, come è noto, anche Google, Facebook, Twitter, Instagram e tutti i principali siti di informazione. L’unico modo per aggirare questo blocco censore che con un epiteto è stato definito “The Great Firewall of China” è usare una VPN.
Grazie a questo stratagemma, chi è in Cina può fingere di essere collegato da New York, Barcellona o Milano, per aggirare i blocchi imposti in terra cinese e camuffando il proprio indirizzo di rete. Un sistema simile a quello di Tor (famoso browser che tutela la privacy), ma con la differenza che la VPN non nasconde completamente l’IP del computer ma lo trasferisce altrove.
Tuttavia, non tutte le VPN funzioneranno in Cina. Per trovare le migliori VPN per la Cina, è stato necessario prima restringere il campo della ricerca, e soltanto dopo – in un secondo momento – capire quali fossero le più adatte. Il processo di individuazione è passato per la risposta ad alcuni quesiti come ad esempio: Questa VPN ha server vicini alla Cina, come ad esempio Hong Kong? La VPN può essere acquistata o configurata dall’interno della Cina? Si tratta di una VPN sicura abbastanza da consentire la navigazione su Internet senza essere rilevata dalle autorità cinesi?
In conclusione una curiosità: il primo febbraio del 2018 il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology della Cina ha dichiarato illegale l’utilizzo di una VPN sul suolo nazionale. Ma nonostante questa decisione esistono alcuni hotel internazionali che hanno una VPN sui propri router Wi-Fi per i loro ospiti.