Visite Fiscali Lavoratori in Malattia: Cambiano le regole dal 2017
Cambiano le regole sulla visita fiscale per i lavoratori che si mettono in malattia. Novità introdotte nel 2017, andiamo a vederle.
Nel 2017 saranno introdotte alcune novità per i lavoratori in malattia. Una su tutte, sono i controlli che scattano il primo giorno di assenza anche per i lavoratori privati con il medico fiscale inviato d’ufficio. Per evitare sanzioni, la prima cosa da fare quando ci si ammala è avvertire il datore di lavoro. Il tempo per farlo è regolato in base al contratto collettivo applicato dal datore di lavoro. L’importante è avvertire prima dell’inizio del turno di lavoro per le aziende che applicano i seguenti contratti collettivi: telecomunicazioni, terziario e commercio, turismo, gomma/plastica, carta, tessile/abbigliamento/confezioni, grafica /editoria, alimentare.
Quindi, scatterà la visita del medico fiscale, ovviamente asseconda delle modalità della malattia. Se si è ricoverati in ospedale, non ci sarà alcuna visita del medico fiscale. Ma nelle novità un occhio viene messo anche sulle possibili scuse usate da un dipendente, tra cui: il malfunzionamento del campanello o del citofono, non aver sentito suonare o bussare, la mancanza del cognome del lavoratore nel citofono, la variazione di domicilio non comunicata, non potersi alzare dal letto, essere usciti per commissioni urgenti.
Tutte scusanti serie, non c’è dubbio. ma prevale il principio per cui il dipendente sia tenuto ad adottare tutti gli accorgimenti possibili per accogliere il medico nelle fasce di reperibilità. Infatti, a tal proposito hanno 15 giorni di tempo per giustificare comunicando al proprio datore di lavoro o avvisando la propria azienda di non essere presenti alla visita fiscale: in caso di assenza ingiustificata al controllo domiciliare, la sanzione comporta la perdita del 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia, a meno che il lavoratore non sia convocato prima a una seconda visita, che avviene nell’ambulatorio Asl.