Duro affondo di Luca Zaia. Il Presidente della Regione Veneto non nasconde la netta contrarietà al decreto del Governo in vista del prossimo 4 maggio. E riprende, chiaramente, l’ormai consueto messaggio: “Vedo messaggi di gente che dice che vuole lavorare. Magari non è consuetudine dappertutto pensare che il problema è andare a lavorare. Ma da noi la gente vuole andare a lavorare. Non ho un messaggio di chi mi chiede il sussidio o il reddito di cittadanza.”
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Insomma, Luca Zaia è probabilmente convinto del fatto che esista un’Italia che vuole lavorare e un’altra Italia che, invece, di lavorare non ha voglia. Noi vogliamo lavorare. In Veneto la gente vuole andare a lavorare. Quasi a rappresentare che ci siano altre realtà dove il lavoro non sia poi una necessità o quantomeno non assurga a primario obiettivo dei cittadini.
L’affondo, del resto, è senza mezze misure: “Capisco che in giro per l’Italia che qualcuno sia meno interessato delle attività produttive ma qui noi manteniamo le nostre famiglie e il resto dell’Italia. L’Italia non si può dimentica di questa zona produttiva e di altre zone produttive importanti come la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia.”
