In un’Italia teatro di uno scontro sociale e razziale sempre più forte, le parole del sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro rilasciate a La Repubblica fanno riflettere e sperare. Il primo cittadino della bellissima isola laziale ha chiesto che vengano mandati nel territorio del suo Comune dei migranti di ogni razza ed etnia, purché abbiano figli al seguito che possano rimpinguare il numero di iscritti alla scuola elementare e media dell’isola che rischia seriamente la chiusura a causa della carenza di studenti.
Scuole a rischio a Ventimiglia
Col finire della bella stagione, la popolazione dell’isola di Ventimiglia si riduce drasticamente e la pace avvolge quei fantastici luoghi. Il problema è che pochi residenti equivalgono anche a pochi iscritti alle scuole dell’isola che rischiano di chiudere. Attualmente la scuola media conta soli due iscritti, mentre le elementari otto. Per evitare ai propri giovani di dover iniziare fin dagli anni della scuola dell’obbligo a lasciare il proprio luogo di origine, il sindaco Santomauro ha scritto al ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli in cui afferma di essere disposto ad accogliere migranti per garantire il numero minimo di iscritti utile a non far chiudere le scuole del suo Comune. Per la sistemazione degli eventuali nuovi arrivati il sindaco propone di trasformare la casa alloggio per anziani in una casa famiglia in cui ospitare i nuovi alunni e le loro famiglie.
Migranti per salvare le scuole?
Sono in molti a ritenere che i flussi migratori, se ben gestiti, possono essere utili soprattutto a mettere una pezza al forte calo delle nascite che l’Italia sta vivendo. La proposta del sindaco di Ventotene va proprio in questa direzione, ma sicuramente non mancheranno le polemiche e gli scontri. Aspettiamo di sapere gli sviluppi della vicenda che potrebbe avere un impatto sulla percezione da parte dell’opinione pubblica del fenomeno migratorio che, per ora, è visto esclusivamente come la causa di fatti gravi come quelli di Rimini.
