Veglia di Pentecoste 2017, Papa Francesco: “Diversità riconciliata”
Si è conclusa pochi istanti fa la veglia di Pentecoste in occasione del 50° Anniversario della fondazione del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Il Circo Massimo ha fatto da sfondo a più di 40 mila di fedeli cattolici ed evangelici giunti da 120 paesi del mondo per celebrare il Giubileo d’Oro del movimento che si concluderà domani mattina con la messa di Pentecoste in Piazza San Pietro da Papa Francesco. Sul palco erano presenti i rappresentanti del RCC e ovviamente i rappresentanti evangelici, pentecostali ma anche di altre confessioni religiose.
Preceduto da canti, letture e testimonianze, l’evento ha visto sul palco anche la presenza del predicatore della casa pontificia, Padre Raniero Cantalamessa e anche del pastore della Chiesa evangelica della Riconciliazione, Giovanni Traettino. Ma quella di Papa Francesco è stata la presenza più attesa e lo è stata proprio perché le parole pronunciate dallo stesso, hanno avuto un forte impatto.
Le parole di Papa Francesco
Grandi novità oggi alla veglia di Pentecoste, sono venute fuori dopo l’intervento di Papa Francesco. “Io faccio nuove tutte le cose”, sono le parole di Gesù ma probabilmente possono essere prese in prestito da Papa Francesco proprio perché di rilievo è stata una parola: Unità! Erano tanti i fedeli presenti, dai cattolici ai pentecostali ma Papa Francesco ha trovato un comune denominatore, ovvero: “Oggi siamo qui in un cenacolo a cielo aperto perché non abbiamo paura, siamo riuniti tutti noi credenti che professiamo che Gesù è il Signore”.
Pugno fermo e polso non mancano a Papa Francesco si sa, e mentre parlava ha toccato un punto caldo e molto attuale ovvero la Pace, ed essa è possibile perché, ha dichiarato il Pontefice: “La pace è possibile! E in nome di Gesù possiamo testimoniare che la pace è possibile”. La pace dunque è possibile, specialmente ha proseguito Bergoglio: “Se c’è pace tra noi, la pace è possibile dalla nostra confessione e dalla nostra evangelizzazione”, anche se ci sono delle differenza tra cattolici ed evangelici continua Francesco: “Desideriamo essere una diversità riconciliata, non dimentichiamo questa parola e non è mia ma di un fratello luterano!”.
Il Vangelo ci ricorda che lo Spirito Santo faceva parlare in tutte le lingue ma tutti riuscivano a capirsi ma tutti annunciavano che Gesù è il Signore, anche oggi infatti ha affermato Francesco: “Parlare la stessa lingua ascoltare, capire che ci sono differenze ma lo spirito ci fa capire il messaggio di Gesù nella stessa lingua”. Ecumenismo e Unità, queste le parole chiave di tutto ciò e la prova tangibile si è vista proprio oggi quando Papa Francesco ha detto: “Veniamo da 120 paesi, è nata una corrente di grazia del Rinnovamento Carismatico Cattolico, opera che nacque ecumenica perché è lo Spirito Santo che crea unità ed è il medesimo Spirito che diede ispirazione”.
Secondo Papa Francesco dunque è possibile una via per una riconciliazione che porti all’unità dei cristiani però ad una condizione, ovvero quella di non stare fermi perché: “Se noi rimaniamo fermi senza cammino mai ci metteremo insieme, lo spirito santo ci vuole in cammino! Non si può rinchiudere lo spirito santo in una gabbia!”.
Mediante il battesimo siamo tutti fratelli in Cristo, ha spiegato Papa Francesco e per questo la chiesa è una unita come due sposi infatti ha dichiarato il pontefice: “La Pentecoste fa nascere la chiesa, la sposa dell’apocalisse, un’unica sposa, solo una sposa ha il Signore”. Così al termine del suo discorso, Papa Francesco ha rimarcato i temi comuni da raggiungere insieme ai fratelli evangelici e il più importante è sicuramente l’unità ma: “Lodare il Signore, camminare insieme, servire gli uomini e gli infermi, questo si attendono la chiesa e il Papa, da voi evangelici e da voi tutti che siete entrati in questa corrente di grazia”. L’appuntamento è per domani mattina alle ore 10:30 quando in Piazza San Pietro sarà celebrata la messa in occasione della Festività di Pentecoste, concludendo così il giubileo d’oro del RCC. L’evento sarà trasmesso dai media vaticani (CTV e Radio Vaticana) e da TV2000.