Attualità

Uragano Harvey negli Stati Uniti a Categoria 4: è allerta

L’ uragano Harvey ha infine raggiunto il suo “punto x”: abbattutosi a 48 chilometri da Corpus Christi, Texas come previsto, è cresciuto d’intensità: dalla categoria 3 alla 4 in poche ore, su una scala di pericolosità prevista fino a 5. “The Monster“, come ormai titolano Harley negli States è la più grande perturbazione meteorologica dal 2005; giunta dall’Oceano ha raggiunto un territorio compreso fra Port Aransas e Port O’Connor, portandosi dietro un “bagaglio” di venti che superano ben oltre i 200 km/h, nonché black out diffusi e piogge consistenti.

Uragano Harvey: Trump dichiara lo stato di calamità naturale

Sempre attivissimo sui Social, Trump ha fatto sentire la sua voce a mezzo Twitter; dichiarato dapprima lo stato di calamità naturale in Texas, dopo la richiesta del governatore dello Stato, a seguito dell’inasprirsi della perturbazione. Ha poi fatto sapere che resteranno, dalla Casa Bianca completamente impegnati nel garantire linee di comunicazione aperte con i luoghi colpiti dall’uragano, man mano che questo vada ad abbattersi sulle zone prese in considerazione.

Primo banco di prova, dunque per l’amministrazione Trump e occhi puntati sulla gestione di questo disastro naturale. Il governatore del Texas, congiuntamente a quello della Louisiana aveva in precedenza già dichiarato lo stato di emergenza per quest’uragano che dovrebbe aver ripercussioni anche sulle coste  di Alabama e Florida. Fra gli imminenti programmi di Trump la portavoce Sarah Huckabee Sander ha fatto sapere, in Conferenza Stampa che è previsto proprio un viaggio in Texas, all’inizio della prossima settimana, al fine di valutare i danni. In queste ore non sono mancate, all’indirizzo del Presidente degli Stati Uniti informative da tutti i responsabili coinvolti, e numerosi, sempre su Twitter sono stati i suoi appelli ad evacuare le zone, con la promessa, come indicato di monitorare la situazione dando l’assistenza necessaria.

Tutti i numeri dell’uragano più devastante degli ultimi dieci anni

Come ormai in un loop degno di una pellicola cinematografica ad alta tensione le tv statunitensi continuano a mandare informazioni, dossier e immagini in diretta dai luoghi interessati dell’uragano Harvey, definito più volte come il più devastante dell’ultimo decennio. Ancora vivi nella memoria degli americani i disastri provocati da Wilma, dell’ottobre 2005; colpendo la Florida fu in grado di causare la morte di 87 persone oltre a incalcolabili danni e devastazioni a cittadine, abitazioni private ed esercizi commerciali.

E che dire di Katrina, stesso anno ma solo qualche mese prima, in agosto? New Orleans venne accartocciata su se stessa:costò la vita di ben 2000 anime. E intanto, l’uragano Harvey quest’anno avanza inesorabile verso la costa centrale del Texas, dove dovrebbe abbattersi in tutta la sua potenza in mattinata. Qui, il fulcro è l’area che attornia Corpus Christi: oltre 300 mila abitanti a rischio, prima di tornare sul Golfo del Messico e coinvolgere nuovamente Huston. E’ proprio Huston ad essere tra le aree più densamente popolate del paese: ben 5,6 milioni di residenti potenzialmente in pericolo con l’uragano Harvey.

Il centro dell’emergenza è l’area attorno a Corpus Christi, oltre 300 mila abitanti sulla costa, poi l’uragano dovrebbe tornare sul Golfo del Messico prima di coinvolgere nuovamente Houston, la quarta città più grande degli Stati Uniti e tra le aree più densamente popolate del Paese con 5,6 milioni di residenti.

I media locali hanno segnalato che tre navi da crociera intanto sono state costrette a cambiare rotta per non incontrare l’uragano Harvey; ulteriori fonti riferiscono che 15 mila passeggeri della flotta della Carnival Cruise, che dovevano ritornare nel weekend a Galveston, Texas ora posticiperanno il rientro. In totale, saranno quasi sei milioni gli americani interessati, per almeno una settimana, dal passaggio di Harvey fra Texas, Louisiana, Alabama e Florida.

I primi danni e le conseguenze sull’economia statunitense

E’ di pochi minuti fa la notizia dei primi soccorsi nella città di Rockport: a 50 chilometri a nord-est di Corpus Christi 10 persone sono state soccorse a seguito del crollo di un tetto. A poche ore dunque dall’arrivo dell’uragano Harvey, si contano già diversi danni: i soccorritori parlano di alberi e pali della luce divelti, oltre a numerosi tetti crollati su case. Si effettuano stime già pesanti in merito, nell’ordine totale di 40 miliardi di dollari.

E i prezzi della benzina sono schizzati alle stelle: l’area texana ospita infatti circa un terzo delle raffinerie americane; alcune operazioni di estrazione e lavorazione di petrolio e gas, di cui si è parlato ieri, sono già state rallentate.

BREAKING NEWS: The state of Texas braces for impact as Hurricane Harvey makes landfall. Here's a LIVE look at Corpus Christi, TX. The latest: http://fxn.ws/2wDeIpr

Gepostet von Fox News am Freitag, 25. August 2017

Le testimonianze e i bollettini dell’NHC apparsi sui Social

Monitorando costantemente l’hashtag #HurricaneHarvey  su Twitter ci si può rendere conto della quantità immane -e sempre in aggiornamento- di informazioni che giungono dai luoghi in cui Harvey sta provocando i primi danni. Un utente ad esempio riporta il video della CBS in cui viene mostrato l’impatto dell’uragano proprio sulla città di Rockport.

Stando al National Hurricane Center, in un nuovo bollettino da poco diramato, il livello delle acque si sarebbe innalzato a 4 piedi rispetto ai 2 di ieri sera.  Altri invece ricordano un interessante video pubblicato nel 2013 dal canale statunitense The Weather Channel, che mostra il meteorologo Mark Elliot impegnato a spiegare quali siano le differenze d’intensità di un uragano, dalla categoria 1 alla 5 appunto. Come potrete notare gli effetti sulle abitazioni sono davvero impressionanti.

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