Un’occasione da Dio, Recensione: Un film salvato da Robin Williams
Leggendo il titolo ci si aspetta il terzo capitolo di una serie ben nota, ovvero Una settimana da Dio e Un’impresa da Dio, invece Un’occasione da Dio (film di cui vi presentiamo la recensione) non ha nulla a che vedere con quei due film, per una serie di motivi. Primo fra tutti il nome originale dei primi due sono: Bruce Almighty e Evan Almighty, questo invece si chiama Absolutely Anything; secondo il regista dei primi due film è stato Tom Shadyac, mentre il regista di questo film è Terry Jones (ex-membro del gruppo comico dei Monty Python), terzo le due pellicole sono state prodotte negli Stati Uniti, mentre questo è stato realizzato in Gran Bretagna. Infine, ultima ma non ultima delle tante differenze, il film di Jones non è stato prodotto dalla stessa casa di produzione dei film di Shadyac.
C’è da specificare che il titolo italiano è stato scelto dalla distribuzione Eagle Pictures; infatti il film era già nella testa di Jones da tempo e, come dichiarato dall’ex-Monty Python, la sceneggiatura era stata scritta molti anni fa, già prima che Shadyac realizzasse i suoi due film; inoltre la trama si ispira al libro L’uomo che faceva miracoli, scritto dal britannico Herbert George Wells nel 1898.
Arrivando alla storia, si scopre che: Il pianeta Terra sta per essere disintegrato, ma gli alieni, durante il consiglio intergalattico, decidono di dare un ultima possibilità. Nominano un terrestre a caso che avrà il compito di salvare la sua specie, a farlo sarà Neil Clark (interpretato da Simon Pegg). Grazie agli alieni, che gli conferiscono i poteri di un dio, potrà fare accadere qualunque cosa. Da una serie di momenti esilaranti fino a momenti molto seri, Neil riuscirà a farsi carico del grande potere e salvare la Terra.
Il film inizialmente sconvolge le aspettative dello spettatore, fino a farlo arrivare al punto di etichettarlo come spazzatura, ma a salvarlo ci pensa Dennis, il cane di Neil, che grazie alla voce e allo spirito del compianto Robin Williams (in Italia doppiato da Carlo Valli, sua voce ufficiale) non solo salva il film, ma magicamente riesce a riabilitarlo, contagiando con il suo stile le scene successive e facendolo apparire simpatico agli occhi del pubblico fino alla sua ultima battuta che chiude il film, oltre alla carriera (postuma) di Williams.
Il giudizio riguardo la pellicola passa dall’iniziale, e preconcettuale, giudizio di scadente per arrivare a quello finale di scontato.