Musica

“Uno Maggio Libero e Pensante” di Taranto 2018: crowdfunding

Taranto, meravigliosa “città dei due mari” stretta tra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Taranto, unica colonia al mondo spartana, fondata nel 706 a.C. ed anche la sola città, che assieme alla stessa Sparta, può riferire le proprie origini all’antico popolo greco e quindi reclamare una potenziale capacità attrattiva unica. Taranto, la criminosa gestione dell’ILVA, il più grande polo d’ignoranza siderurgica in Europa, a partire dallo Stato fino all’ultimo dei capiturno.

Ma, ehi, Taranto è anche il concertone del Primo Maggio, quello libero e indipendente, dove la musica suona sorreggendosi sulle proprie gambe. Per favore, non confondetelo con la kermesse romana, ormai istituzionalizzata dalle paillettes delle nostre amate confederazioni sindacali, che anno dopo anno, tanto hanno fatto per depauperare diritti e dignità dei lavoratori in Italia.

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Una corsa contro il tempo

Il Primo Maggio di Taranto nasce nel 2013 dalla mente di Michele Rondino, giovane attore pugliese da sempre impegnato in prima linea per la propria terra. Creare un concerto “dei lavoratori per i lavoratori”, in favore delle vittime dei danni perpetrati da quell’abominio dell’ILVA.

Arrivato alla quinta edizione, totalmente indipendente e autofinanziato, ha visto avvicendarsi sul palco di piazza San Giovanni artisti del calibro di: Litfiba, DiodatoElio Germano, Nicolò Fabi, Vinicio Capossela, CaparezzaFiorella Mannoia, Raf davanti ad una platea di più di 200mila persone.

L’edizione 2017 è stata rinviata per problemi amministrativi che avrebbero compromesso l’indipendenza e i valori che rendono credibile l’iniziativa pugliese. Per poter preservare e continuare la tradizione dell’ “Uno Maggio Libero e Pensante” a febbraio é nata una raccolta fondi sulla piattaforma Musicraiser.

L’obiettivo da raggiungere è di 60mila euro, cifra piuttosto ragguardevole, considerando che se il comitato organizzativo non dovesse incassare il malloppo prestabilito, nessuno accenderebbe le luci sul palco di piazza San Giovanni: «Un grande rischio perché se non dovessero riuscire ad arrivare al totale che si sono prefissati resterebbero senza niente e metterebbero a rischio l’intero progetto», sottolinea Giovanni Gulino, voce dei Marta sui Tubi e fondatore della piattaforma.

28 giorni ci dividono dalla fine della campagna crowdfunding e attualmente la situazione non è tra le più rosee: servono altri 48mila euro e al più presto.

La questione è seria e l’appello è rivolto a tutti voi che credete ancora nell’arte e nella bellezza della cultura, nello scambio di idee e nella solidarietà che esalta e rinnova le nostre doti di esseri umani, attraverso quel linguaggio universale chiamato musica. Moltissimi anche gli artisti a sostengo della causa del Primo Maggio di Taranto:

Per maggiori dettagli sul progetto e sulle ricompense e per dare il proprio contributo, qui il link della campagna di crowdfunding e ricordate: il concerto si svolgerà solo e soltanto al raggiungimento di 60mila euro.

Come prevedibile, l’iniziativa ha subito trovato il favore di Fabio “Spacepromo” Bruzzese, dj, producer, organizzatore di eventi e padrino della west coast ligure: “Sono pronto a dare il mio contributo, smobilitando tutto il mio entourage, per poter riaccendere le luci del palco di piazza San Giovanni, voglio aiutare il popolo del Tavoliere a concretizzare questo sogno chiamato “Uno Maggio Libero e Pensante”. Taranto è la cornice ideale per poter onorare e commemorare i diritti e le sofferenze delle famiglie dei lavoratori, ballando e celebrando la vita fino alle prime luci dell’alba“.

Ah ne approfitto per mandare un abbraccio ad Ileana e un grande in bocca al lupo a tutti, concludo riportando un messaggio del comitato organizzativo dell'”Uno Maggio Libero e Pensante“:

“Il vostro supporto è determinante! Lo facciamo con la soddisfazione di aver perseverato nei nostri propositi e di aver mantenuto inalterato l’entusiasmo che negli anni ci ha spinti a vedere in questo grande evento uno strumento unico, adatto a rappresentare l’istanza sociale impellente della nostra città, giusto, nella sua bellezza, per sottintendere alla bellezza di Taranto, visionario quanto serve, nella partecipazione di centinaia di migliaia di giovani, per trasformare il sogno di una diversa prospettiva di vita in una concreta rigenerazione di idee e occasioni possibili. Un evento imperdibile di cui Taranto secondo noi ha bisogno per difendersi dai reiterati tentativi di avvelenamento ambientale e sociale”. Aggiungono che “Il tema politico di quest’anno verte infatti sul famigerato Accordo di Programma, uno strumento normativo a disposizione di enti pubblici e locali, alla cui stesura stiamo lavorando seriamente, insieme ad altre realtà associative e a singoli cittadini di Taranto, finalizzato alla chiusura dell’Ilva e alla pianificazione della bonifica degli impianti e del territorio, individuata come unica soluzione praticabile”, mentre la musica ha l’importante compito “che le abbiamo affidato nella sua capacità di portare messaggi universali. Come gli altri anni ogni artista, che si esibirà sul palco, lo farà gratuitamente, sostenendo le nostre rivendicazioni, facendosi graditissimo portavoce della nostra protesta”.

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Giuseppe Naso

Classe 1985, alessandrino di provenienza, ragioniere per il rotto della cuffia e bassista con puntualitá da "open bar", amo la carbonara, la cinematografia anni 80/90 e "Welcome to the Sky Valley" è il cd più bello del mondo!
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