Uffizi acquistano opera di Johann Paul Schor
Le Gallerie degli Uffizi hanno aggiunto un nuovo capolavoro alla loro già ricchissima collezione: ” Il corteo del carro carnevalesco del principe Giovan Battista Borghese per la mascherata del giovedì grasso del 1664“. Il dipinto è stato realizzato dal pittore austriaco barocco Johann Paul Schor.
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt lo ha definito “un lavoro spettacolare e raro”, il cui acquisto “sottolinea la statura nazionale ed europea delle collezioni delle Gallerie degli Uffizi”. Infatti i dipinti esistenti a noi noti dell’ artista austriaco sono rari, questo è solo il secondo.
L’ opera è stata comprata da privati, recuperandola sul mercato antiquario. L’ hanno presentata proprio giovedì grasso 8 febbraio e sarà esposta al Nuovo Museo delle Carrozze a Palazzo Pitti.
Un capolavoro del Barocco
Sempre il direttore Eike Schmidt descrive il quadro in questi termini “ci fa rivivere i fasti del barocco nell’ Urbe”.
Un centinaio di figure riccamente vestite in abiti dorati, le antiche maschere della commedia dell’ arte, un monumentale e magnifico carro dorato (realizzato dallo stesso Schor). Da questo dipinto traspare tutto il fasto e l’ agiatezza dell’ aristocrazia romana e il suo amore per lo stile barocco.
Ampolloso, ridondante, esuberante, eccessivo…qualunque aggettivo trasmetta un’idea di esagerata raffinatezza si può applicare allo stile barocco.
Il pittore
Johann Paul Schor, conosciuto in Italia anche come Giovanni Paolo Tedesco, nacque ad Innsbruck (Austria) nel 1615 da una famiglia di artisti.
Nel 1640 si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare per la corte papalina di Alessandro VII e per diverse ricche famiglie romane. Acquisì presto fama come pittore, scenografo e architetto. Collaborò con artisti del calibro di Pietro da Cortona, Carlo Rainaldi e Gian Lorenzo Bernini.
Divenne popolare soprattutto per la sua abilità nella realizzazione di scenografie e carrozze. Il dipinto riproduce una delle sue creazioni come ci testimonia la scritta in basso a destra. Il pittore si autoritrae mentre espone un foglio che attesta la sua paternità della tela e del carro rappresentato: ” Gio. Paul Schor de Insprvh fat(to) il carro e il quadro anno 1664″.