É molto difficile capire chi si sta muovendo contro Erdogan e perchè una parte dei militari si sia rivoltata contro Erdogan. Il paese era in ripresa economica ma da tempo c’erano operazioni militari intorno alla capitale che però sembravano di routine. Tutti i collegamenti sono bloccati e i due ponti sul Bosforo sono interrotti. L’esercito dice “abbiamo preso il potere”, il premier risponde che pagheranno la loro violenza.
Il paese è sempre spaccato ma resta un forte potere nelle mani di Erdogan, che ha dalla sua almeno la metà della popolazione. Sembra strano che sia acaduto un colpo di stato in un paese così diviso, con la parte pro Erdogan abbastanza compatta, mentre una parte “contro” un po’ frastagliata. Ultimamente Erdogan aveva dato carta bianca all’esercito per andare a combattere il PKK curdo, e forse da qui è partita la strategia del colpo di stato che sta avvenendo adesso. Il sindaco di Ankara ha chiesto ai sindaci di scendere in strada, contro le indicazioni dell’esercito.
