Preziosi: dopo Trudi si punta a rilevare l’Avellino Calcio
Nonostante le recenti smentite di facciata, l’interesse di Enrico Preziosi per l’Us Avellino 1912 continua ad essere vivo. Anzi, avrebbe subito un’impennata nelle ultime ore, in seguito alla notizia giunta dal Tribunale, dove è stata accettata la proposta di concordato in bianco avanzata dai legali della Sidigas. Con o senza il supporto di Angelo Antonio D’Agostino, il patron di Giochi Preziosi (nato proprio ad Avellino nel 1948) e del Genoa sembra più convinto più che mai a finalizzare l’operazione. Ci aveva già provato lo scorso anno, al fianco di un altro imprenditore irpino (Marinelli), ma si era visto superato al fotofinish proprio da quel Gianandrea De Cesare su cui oggi sono puntati tutti i riflettori.
Interpellato nelle ultime settimane dai giornalisti locali, Enrico Preziosi aveva prontamente smentito, salvo poi incontrare D’Agostino nelle ultime 48 ore. Potrebbe essere Giorgio Perinetti, suo braccio destro ed operatore del settore di lungo corso, a seguire in prima persona l’operazione. Il direttore sportivo si è lasciato scappare qualche confidenza con amici fidati che frequenta a Milano e la voce ha subito raggiunto gli ambienti del tifo biancoverde.
La trattativa per rilevare l’Avellino Calcio seguirebbe, di poche ore, un’altra operazione che l’azienda Giochi Preziosi ha chiuso brillantemente nella giornata odierna: l’acquisto dell’azienda Trudi, storico marchio di pelouche, che finora era nelle mani del gruppo Tarcento. Da oggi è di proprietà di Enrico Preziosi. Dopo i pelouches, sarà la volta del Lupo?