Salute

Trapianto di capelli: come si fa e come funziona

Il trapianto di capelli è una soluzione efficace per chi soffre di calvizie o diradamento dei capelli, condizioni che possono avere un impatto significativo sull’autostima e sul benessere psicologico. Grazie ai progressi della chirurgia estetica, oggi è possibile ottenere risultati naturali e duraturi con tecniche sempre meno invasive.

Come funziona il trapianto di capelli?

Il trapianto di capelli è un intervento chirurgico che prevede il prelievo di follicoli piliferi da una zona donatrice, generalmente la parte posteriore o laterale della testa, e il loro impianto nelle aree colpite da calvizie. Questo processo consente di ripristinare una chioma folta e dall’aspetto naturale. I follicoli impiantati sono geneticamente resistenti all’ormone DHT (diidrotestosterone), principale responsabile della calvizie androgenetica, e quindi non saranno soggetti a una nuova caduta.

L’operazione inizia con l’applicazione di un’anestesia locale nella zona donatrice, solitamente la parte posteriore o laterale del cuoio capelluto, dove i capelli sono geneticamente più resistenti alla caduta. Una volta che l’area è correttamente anestetizzata, il chirurgo procede con l’estrazione dei follicoli piliferi utilizzando strumenti di precisione. Se si utilizza la tecnica FUT, viene prelevata una striscia di cuoio capelluto da cui si estraggono le unità follicolari, mentre nella tecnica FUE i follicoli vengono estratti uno a uno con un micro-punch.

Dopo l’estrazione, i follicoli vengono immersi in una soluzione nutritiva per preservarne la vitalità e aumentarne il tasso di sopravvivenza. Nel frattempo, il chirurgo prepara la zona ricevente praticando micro-incisioni con strumenti molto sottili, rispettando la naturale angolazione e direzione dei capelli esistenti per garantire un risultato estetico armonioso. L’ultima fase dell’intervento prevede l’impianto dei follicoli nelle aree diradate, distribuendoli in modo uniforme e strategico per creare una densità omogenea.

L’intervento può durare dalle 4 alle 8 ore, a seconda del numero di follicoli trapiantati. Durante la procedura, il paziente è sveglio e può persino guardare la televisione o ascoltare musica. Dopo l’intervento, viene applicata una medicazione leggera per proteggere la zona trattata.

Esistono due tecniche principali per il trapianto di capelli:

1. Tecnica FUT (Follicular Unit Transplantation)

Conosciuta anche come “Strip Surgery”, questa tecnica prevede il prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla zona donatrice, da cui vengono poi estratti i follicoli piliferi. I follicoli vengono successivamente impiantati nella zona ricevente. Questa tecnica lascia una cicatrice lineare nella zona donatrice, ma permette di trapiantare un numero elevato di follicoli in una singola sessione.

2. Tecnica FUE (Follicular Unit Extraction)

La tecnica FUE consiste nell’estrazione individuale dei follicoli piliferi mediante un micro-punch, senza la necessità di prelevare una striscia di cuoio capelluto. Questo metodo riduce il rischio di cicatrici visibili e accelera il processo di guarigione, rendendolo una scelta popolare tra i pazienti.

Come prepararsi al trapianto di capelli

Prima di sottoporsi a un trapianto di capelli, è fondamentale eseguire una visita specialistica per valutare le cause della caduta dei capelli e determinare la tecnica più adatta. Alcune raccomandazioni pre-operatorie includono:

  • Evitare farmaci anticoagulanti per ridurre il rischio di sanguinamento;
  • Non fumare nelle settimane precedenti l’intervento;
  • Seguire una dieta equilibrata per favorire una buona circolazione sanguigna.

Il post-operatorio è generalmente ben tollerato. Nelle prime settimane si possono verificare lievi gonfiori e crosticine nella zona trattata. I capelli trapiantati tendono a cadere dopo alcune settimane, un processo noto come “shock loss”, ma i nuovi capelli inizieranno a crescere dopo circa tre mesi, con risultati visibili entro 6-12 mesi.

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