The French Dispatch: Trailer, Uscita, Cast e Trama (Video)

The French Dispatch è il nuovo film del regista Wes Anderson che racconta la storia di un fantasioso settimanale francese del dopoguerra e che rappresenta un omaggio alla grande testata statunitense New Yorker.

Uscirà in estate il nuovo film di Wes Anderson The French Dispatch, pellicola che rappresenta un aperto omaggio al mondo del giornalismo e, in particolar modo, al settimanale New Yorker di cui il regista sembra essere un assiduo lettore. Ecco le informazioni principali sul film, il suo trailer e la trama alla base della storia.

• Titolo: The French Dispatch
• Uscita: estate 2020
• Regista: Wes Anderson
• Casa di produzione: Searchlight Pictures – Indian Paintbrush
• Ambientazione: Ennui-sur-Blasé, inesistente cittadina francese degli anni 60′
• Cast: Bill Murray, Adrien Brody, Benicio del Toro, Tilda Swinton, Stephen Park, Owen Wilson

Ecco il primo trailer di questo pubblico reso pubblico che già sta attirando l’attenzione degli appassionati e non solo

The French Dispatch: trama

The French Dispatch racconta la storia di un settimanale francese mai esistito, appunto il The French Dispatch, che negli anni 60′, in occasione di un numero celebrativo, decide di raccogliere le tre storie più importanti raccontate nel corso della sua attività. Le tre storie che il direttore del The French Dispatch Arthur Howitzer (Bill Murray) deciderà di riproporre sono quelle di un rapimento di uno chef, la condanna per duplice omicidio di un noto artista e le proteste del maggio francese del 68′.

La redazione di questa fantomatica testata ha sede in un immaginario paesino della Francia e il suo stile ricorda molto quello del New Yorker, storico settimanale americano di cui il regista Wes Anderson sembra essere un profondo conoscitore. I personaggi, le scenografie e lo stile delle prime pagine e degli articoli del The French Dispatch ricordano molto da vicino il settimanale americano ma, in generale, l’intero film, stando a quanto ci è dato sapere in questo momento, sembra essere un vero e proprio inno al giornalismo in un mondo che, al contrario, sembra sempre di più vedere questo mestiere come un male per la società