Tensioni Usa-Russia, Pompeo: “Fine della politica soft con Mosca”
Ancora tensione fra Stati Uniti e Russia. Continuano a soffiare venti di guerra fra le due superpotenze mondiali e, dopo i tweet al veleno del presidente Donald Trump in cui avverte la Russia di prepararsi ai missili statunitensi, arrivano anche le dichiarazioni di Mike Pompeo a gettare benzina sul fuoco: “La Russia continua ad agire aggressivamente – ha affermato
il segretario di Stato Usa ed ex direttore della Cia – spinta ormai da anni di politica debole verso questa aggressione. Questo tempo è finito”.
Le dichiarazioni, diffuse dalla Casa Bianca, sono un estratto del discorso che Pompeo farà alla commissione degli esteri del Senato. “La strategia per la sicurezza nazionale di Trump, giustamente, ha identificato la Russia come un pericolo per il nostro Paese – ha continuato il segretario – Abbiamo imposto sanzioni dure ed espulso più diplomatici russi e agenti segreti dagli Usa che in ogni altra epoca sin dalla guerra fredda”. Pompeo ha poi fatto cenno ad alcune delle contromisure attuate dagli Stati Uniti che, dopo il presunto attacco con armi chimiche in Siria, pare aver perso la pazienza : “Stiamo armando giovani uomini e donne che resistono all’espansionismo russo in Ucraina e Georgia. Questa lista è molto più lunga e sono fiducioso che avrò l’opportunità di allungarla”.
Dichiarazioni pesanti che vengono ammorbidite un po’ nel finale, cercando nella diplomazia l’ultima fiammella di speranza prima che si vada contro il rischio di un vero e proprio scontro armato: “La guerra è sempre l’ultima risorsa. Preferisco raggiungere gli obiettivi della politica estera del presidente con una diplomazia accanita piuttosto che mandare giovani uomini e donne in guerra – ha dichiarato Pompeo, respingendo l’appellativo di “falco” datogli dai giornalisti – “Ci sono poche persone che temono la guerra più di quelli come noi che hanno servito in uniforme. E c’è una grande differenza tra una presenza militare e una guerra”.