Teatro Il Primo di Napoli: “Mumble, Mumble, ovvero confessioni di un orfano d’arte” dal 22 Gennaio 2017
Al teatro “il Primo” di Napoli arriva domenica 22 gennaio uno spettacolo davvero fantastico dal nome “Mumble Mumble, ovvero confessioni di un orfano d’arte” di Emanuele Salce e Andrea Pergolari.
“Mumble mumble” è un racconto in tre tempi di storie realmente accadute nei due funerali reali e nel terzo immaginato e solo metaforico, storie vissute dal protagonista Emanuele Salce.
Nel primo tempo c’è il racconto del funerale di suo padre, il grande Luciano Salce, quando lui poco più che ventenne, dopo una notte di eccessi alcolici, si trovò a dover gestire in confuse condizioni mentali, parenti a caccia di lasciti e addetti alle onoranze funebri che gli mostravano i cataloghi delle bare e quant’altro servisse per il funerale, mentre la ragazza per cui aveva perso la testa non lo filava per niente. Una situazione tra il grottesco e il ridicolo.
Nel secondo tempo c’è il racconto del funerale di Vittorio Gassman, il marito di sua madre, un funerale vissuto da trentenne più consapevole di ciò che accadeva e dove lui ha assistito incredulo ad un vero carnevale del sacro e del profano, tra politici improbabili, presenzialisti di ogni genere, che venivano a portare le condoglianze per poi ritrovarsi a tifare tutti insieme davanti ad una tv la semifinale dell’Europeo del 2000 Olanda-Italia, stappando poi bottiglie di vino!
Nel terzo tempo c’è il racconto metaforico, immaginario del funerale di Emanuele Salce che lui ha raccontato attraverso l’incontro con una bionda australiana e la sua successiva defaillance in un museo di Sydney con un finale in crescendo dove confessa la sua mortificazione vista poi alla fine come una liberazione.
A fare da contraltare in scena a Emanuele Salce c’è il regista dello spettacolo Paolo Giommarelli che da spettatore lo incita a fare questi racconti, lo invoglia a raccontare gli aneddoti più strani di queste storie, fino a farsi raccontare anche di Achille Campanile, di Petrarca e addirittura anche di un tratto di gastroenterologia.
Un monologo strepitoso questo di Emanuele Salce, tragicomiche confessioni di un orfano d’arte, nate da una idea creata a quattro mani con Andrea Pergolari, dove senza filtri il protagonista racconta, ora con toni alti, ora con toni bassi, un vero e proprio tourbillon di situazioni incredibili, personaggi assurdi e situazioni surreali. Uno spettacolo teatrale di grande successo che merita davvero il feeling con il pubblico che si è creato.
“Mumble, Mumble” è un racconto lucido, maturo, divertente ed è caratterizzato da alcune componenti fondamentali per un successo teatrale, il ritmo e la sincerità narrativa, la cura e la passione per un testo pregno della vera commedia dell’arte dove convivono la tristezza e l’allegria, la vita e la morte.