Tasse e mutui sospesi per il Coronavirus? Ecco la decisione del governo
I punti essenziali del futuro decreto sono stati spiegati dal premier Conte nel corso della conferenza stampa post Consiglio dei Ministri
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato quali sono i punti fondamentali su cui interverrà il governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus
Stanziata una cifra di 25 miliardi per fronteggiare il problema Coronavirus. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. “Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”, ha annunciato Conte aggiungendo: “Sono lieti del clima che si sta definendo a livello europeo”.
I punti del prossimo decreto
Il decreto vero e proprio, che verrà definito nei prossimi giorni prevede quattro punti fondamentali:
- emergenza sanitaria e protezione civile;
- lavoro e misure di sostegno per i lavoratori stagionali;
- fondo centrale di garanzia per piccole e medie imprese;
- sospensione dei versamenti tributivi.
Il ministro Gualtieri ha parlato inizialmente del “sostegno al lavoro: nessuno perderà il lavoro per il coronavirus“. La Catalfo ha annunciato che tra gli interventi ci saranno “norme speciali per gli stagionali e gli autonomi” che prevedono “la sospensione dei versamenti e dei contributi previdenziali e assistenziali in modo da tutelare tutti i settori”. Nel decreto sarà presente un altro punto fondamentale: “una Cassa integrazione speciale che va a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono” e si prevede “un allargamento degli ammortizzatori sociali, con la possibilità di utilizzo del fondo di integrazione salariale per le imprese da 5 a 15 dipendenti”.
Sarà previsto anche il “sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario“. A ciò si aggiunge, chiosa Gualtieri, “una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari prolungandone la durata con sostegno parziale di garanzie statali e la possibilità di aumentare la percentuale di garanzie”. Tale misura, chiarisce il ministro, non sarà legato a valori Isee e allargato il panorama agli affitti: “Stiamo valutando misure sulle possibili difficoltà di pagare canoni per evitare anche che abbia un impatto sui proprietari che devono magari pagare le imposte su una rata di affitto che non possono riscuotere”.
Quanto alla sospensione di mutui e tasse, ha dichiarato: Potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro”. Per quanto riguarda la liquidità, il governo è al lavoro con Abi e Bankitalia per costruire una moratoria creditizia che possa garantire parecchie decine di miliardi, sempre con probabile parziale garanzia pubblica. È previsto anche un potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese: si tratta, ha ricordato Gualtieri, del “più grande strumento di agevolazione che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese”.
Sulla questione fisco si stanno vagliando diversi punti: sospensione dei versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali, sospensione delle rate delle “sanatorie”, rottamazione-ter, “saldo e stralcio”, estensione a tutto il territorio nazionale della sospensione e del rinvio dei termini degli adempimenti e delle scadenze fiscali.
Per le famiglie, si parla di un duplice supporto proposto dalla ministra Bonetti: “un congedo parentale di 15 giorni ripartiti tra padre e madre in modo proporzionale, per non sbilanciare il peso sulle donne e un voucher di almeno 600 euro, che salirebbero a mille nel caso di operatori sanitari e di ricercatori, in modo tale da coprire le spese di baby sitter e aiuti familiari”.
Nel campo della sanità, sono state disposte misure straordinarie a partire dall’assunzione di 5.000 nuovi medici, tra disoccupati, specializzandi e pensionati. Si interviene inoltre per assumere 15 mila infermieri ed operatori sanitari. Il personale medico e infermieristico sarà rafforzato con 320 unità di personale militare (di cui 120 medici e 200 infermieri). Inoltre saranno aumentate anche le risorse umane INAIL, con l’assunzione a tempo determinato di 200 medici specialisti e di 100 infermieri da impiegare assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro.
La questione in Lombardia e Veneto
Giuseppe Conte si è espresso sulla proposta di Lombardia e Veneto di chiudere ulteriormente le attività nei rispettivi territori. “Aspettiamo richieste formali delle Regioni, siamo aperti” ha affermato il premier, aggiungendo di aver dato mandato al ministro Speranza di contattare i governatori e avere una formale richiesta in tal senso.
“Non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive da parte del governo, fermo restando che abbiamo già adottato un decreto che ha introdotto un regime esteso a tutta la penisola. Ma seguiamo il contagio e siamo disponibili a valutare le richieste che dovessero venire dalla Lombardia e da altre Regioni”. In tal senso Conte ha invitato le controparti a “procedere con grande attenzione e responsabilità. Abbiamo l’obiettivo primario di tutelare la salute dei cittadini”.