Tassa sulle Cartine per sigarette: come funziona e quanto si paga

Nella legge si Bilancio sembra che sia presente una tassa sulle cartine per fare le sigarette con il tabacco. L’importo di tale tassa dovrebbe essere si circa mezzo centesimo per ogni pezzo presente nella confezione e riguarderà anche i filtri funzionali ad arrotolare le sigarette.

Capita sempre più spesso di vedere persone crearsi autonomamente la propria sigaretta partendo dal tabacco sfuso, una cartina e un filtro. Secondo quanto si apprende, con la nuova Manovra varata dal Governo sarà un po’ meno economico fumare in questo modo: infatti, sarà introdotta una tassa sulle cartine e sui filtri necessari a creare le sigarette con il tabacco sfuso. L’importo di questa tassa non dovrebbe avere un’incidenza troppo alta sulle tasche dei fumatori poiché si pagherà circa mezzo centesimo in più per ogni pezzo contenuto nella confezione acquistata.

Quella contro il fumo è una crociata che il Governo vuole provare a portare avanti per fare cassa su di una categoria che costa allo Stato in termini di ricorso  alla Sanità pubblica e che, tassa o non tassa, continuerà a consumare.

Tassa sulle cartine e stop alla vendita online

La tassa sulle cartine per sigarette di cui vi stiamo parlando va nella direzione di provare a disincentivare il consumo di sigarette e, al contempo, fare un po’ di cassa sulle spalle dei fumatori più incalliti che, tra l’altro, sono soggetti che possono aver bisogno spesso e volentieri di ricorrere alle cure del Servizio Sanitario Nazionale. Insieme alla tassa sulle cartine il Governo ha pensato anche a un altro provvedimento che in questa direzione: infatti, ci sarà uno stop alla vendita online a distanza di cartine e altri prodotti per il fumo che saranno disponibili solo ed esclusivamente in negozi fisici autorizzati. Il Governo chiederà agli operatori di Internet di inibire i siti che offriranno ancora l’acquisto online di questi prodotti.