Musica

Sulla strada, controvento: il nuovo tour dei Modena City Ramblers

Quando un musicista se ne va, lascia il gruppo, non si è mai pronti ad accettare la  notizia, specie se oltre ad essere un bravo chitarrista era diventato anche un amico, uno di quegli otto che da qualche anno a questa parte ti salutava quando ti vedeva sotto al palco e scambiava quattro chiacchiere alla fine dell’evento, sia quando i concerti erano quelli dei Modena City Ramblers, sia quando a suonare erano gli Yonders.

I Modena City Ramblers

E così Luca Serio Bertolini, dal 2009 con il gruppo dei Modena City Ramblers nelle vesti di chitarrista, esce dal gruppo – un po’ come Jack Frusciante – e si prende una pausa.

Dalla grande famiglia Ramblers la notizia è arrivata ad inizio settimana, una bomba ad orologeria che è scoppiata accendendo la miccia di altre due. Si, perché sono tre le news che hanno fatto brillare la miccia del logo di quegli otto scapestrati, a cui non si può non voler bene.

Ad una brutta, se ne affiancano due positive.
Dopo il pit stop di Luca – al quale si augura ogni bene – entra nella squadra, con un grande in bocca al lupo in sottofondo, Gianluca Spirito, chitarrista dei Ned Ludd e degli Irish Spinners nonché amico di lunga data dei Ramblers.
Questa entrata in scena verrà festeggiata al Red Mosquito di Scandiano, Reggio Emilia, con una special session acustica. E dopo una schitarrata in compagnia, i bicchieri alzati, i brindisi ad amici vecchi e nuovi, è tempo di parlare di concerti.

Il tour

Il tour 2018 è stato infatti annunciato oggi e porta il nome di “Sulla strada, controvento”. Si parla di prime date al momento, sempre in costante aggiornamento sulla pagina facebook e sul sito della band emiliana.
Si parte da Roma, piazza del popolo, il 24 Febbraio; sosta di rito all’Irlanda in festa di: Brescia, il 14 Marzo; Parma, il 15 Marzo; Trezzo d’Adda, il 16 Marzo; Bologna, il 17 Marzo. Il Flog di Firenze li ospiterà il 24 Marzo, mentre il The Cage di Livorno, come da antica e consacrata tradizione, il 24 Aprile.

C’è quindi poco da dire se non stay tuned, stay folk!
Ci vediamo sulla strada e magari, chissà, sotto ad un palco!

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