Strisce Blu a Roma di nuovo a pagamento nella Fase 2

A Roma dal 4 maggio le strisce blu tornano a pagamento con le stesse regole vigenti prima del lockdown. A deciderlo è stato il Comune di Roma ma le opposizioni insorgono.

Il primo gesto appartenente alla vita antecedente il lockdown che i romani sono tornati a fare questa mattina è stato quello di pagare il grattino per la sosta sulle strisce blu cittadine. Durante tutta la fase di blocco totale per contrastare il Covid-19 il Comune di Roma aveva deciso di ”liberalizzare” i parcheggi ma con l’avvio della fase 2 è tornato sui suoi passi e ha deciso di imporre nuovamente tariffe e orari in vigore prima della pandemia.

Parcheggi a pagamento a Roma

Dal 4 maggio si tornerà a pagare per parcheggiare la propria autovettura sulle strisce blu o nei parcheggi di interscambio se non dispone di un abbonamento metrebus. La decisione dell’Amministrazione ha scatenato non poche polemiche: infatti, le opposizioni in coro stanno chiedendo che si torni indietro su questa decisione che, a parer loro, potrebbe rappresentare un ulteriore freno alla ripresa delle attività commerciali in città.

La decisione della sindaca Raggi probabilmente è dovuta alla necessità di far quadrare i conti in questa difficile fase in cui anche il Comune vedrà ridurre le proprie entrate a causa della crisi innescata dal Coronavirus. I parcheggi a pagamento per i Comuni spesso rappresentano una fondamentale entrata a cui l’Amministrazione capitolina per il momento sembra non poter fare a meno.

Come detto, il timore di chi si oppone a questa decisione è che, date le difficoltà a prendere i mezzi pubblici in sicurezza, i romani possano sentirsi disincentivati nel tornare a fare compere in città e che, pertanto, l’economia possa risentire del ritorno delle strisce blu a pagamento. Staremo a vedere se realmente la decisione della sindaca Raggi avrà risvolti così negativi sulla vita della Capitale.