Dopo il primo via libera alla Riforma Pa 2017 firmata da Marianna Madia, ecco che si fanno avanti interrogativi e problemi. Ma vediamo insieme cosa comporterebbe la Riforma e quali sono i problemi riguardo agli Stipendi Pa, gli stipendi degli statali.
La Riforma PA 2017
Una delle novità più grandi della Riforma PA 2017 è l’introduzione del Testo Unico sul pubblico impiego e i principali cambiamenti riguradano il superamento degli “organici” attuali in favore di una programmazione che premi gli enti in base alle atteività svolte, e potrrà quindi differenziare i vincoli dei turn over, anche all’interno dei singoli settori della PA. Altra novità, ed è quella più discussa, riguarda le dichiarazioni della Madia in favore di un aumento degli stipendi statali di 85 euro medi, in concomitanza con i rinnovi contrattuali.
I problemi che si presentano con l’aumento degli stipendi
I problemi che si presentano sono molteplici, ma il più importante risulta essere l’aumento del reddito che non garantirebbe più il bonus di 80 euro (ideato dal precedente presidente del Consiglio Matteo Renzi) per chi guadagna, annualmente di imponibile dell’Irpef, tra i 24 e i 26 mila euro. É questo un rischio che corre gran parte degli statali.
Possibili soluzioni per non far perdere il bonus di 80 euro
Le soluzioni alle quali sta lavorando il Governo Gentiloni sono principalmente due. La prima sarebbe quella di non sommare al reddito gli aumenti allo stipendio, considerandoli totalmente a parte. Ma appare più fattibile e forse più certa la possibilità che il Governo innalzi la soglia per accedere al bonus di 80 euro. Ad ogni modo, al momento non si è ancora giunti ad una soluzione definitiva.