Icons è il nome della mostra dedicata al lavoro del maestro della fotografia Steve McCurry. A cura di Biba Giacchetti, il percorso espositivo guida il pubblico attraverso le più emblematiche immagini dell’autore e attraverso i luoghi che ha visitato. Dall’India all’Afghanistan, passando per Cuba, Giappone, Pakistan e Brasile. Si tiene all’interno delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, viale XI Febbraio n°35.
Oltre 100 scatti esposti, tra cui Ragazza afgana, che ha consacrato il fotoreporter americano. Scattata in un campo profughi pakistano, il ritratto vede come protagonista una bambina, la cui identità è rimasta sconosciuta per 17 anni, finché lo stesso McCurry e un team del National Geographic la ritrovarono. La fotografia, copertina della rivista nel 1985, è diventata l’immagine più riconosciuta di National Geographic ed è stata spesso utilizzata su brochure da diverse ONLUS tra cui Amnesty International.
Nato in un sobborgo di Philadelphia, inizia la sua carriera di fotografo alla Penn State University. Diventa un fotoreporter a tutti gli effetti attraversando in abiti tradizionali il confine tra Pakistan e Afghanistan e tornando con le pellicole nascoste tra le cuciture degli abiti: inizia così a fotografare gli orrori della guerra in tutto il mondo (Cambogia, Filippine, Iran, Iraq, Guerra del Golfo).
McCurry è stato insignito di diversi premi, tra cui Leica Hall of Fame Award (2011), Lifetime Fellow Award (1999), Robert Capa Gold Medal per aver testimoniato la guerra in Afghanistan per Time Magazine (1980). Inoltre ha avuto l’onore di essere scelto per utilizzare l’ultimo rullino Kodachrome disponibile al mondo, pellicola prodotta da Eastman Kodak.
