Sparatoria a Teheran, Attacco al Parlamento: morta una guardia
Due diverse azioni sono avvenute nei luoghi simbolo della capitale: una guardia è rimasta uccisa in Parlamento. Poco dopo attacco anche al mausoleo dell’Imam, dove un uomo sarebbe stato arrestato dalle forze di sicurezza. Stando alle prime indiscrezioni trapelate oltre all’uomo rimasto ucciso ci sarebbero altre otto persone rimaste coinvolte nel ferimento, fra cui un membro dello staff parlamentare e due ospiti.
I dettagli sull’accaduto
L’operazione sarebbe ancora in corso e alcuni media locali documentano anche la presenza di ostaggi. L’agenzia Tasnim ha riferito che le forze di sicurezza iraniane hanno provveduto a chiudere tutte le strade attorno al palazzo, isolando di fatto la zona. Una seconda sparatoria si è poi verificata quasi in contemporanea al mausoleo dedicato all’ayatollah Khomeini, che si trova nella zona sud della capitale. Questo secondo assalto avrebbe causato altri diversi feriti, trasportati poi in ospedale. Uno dei 4 uomini del commando si sarebbe fatto saltare in aria; un altro sarebbe stato arrestato dalle forze di sicurezza. Proiettili hanno raggiunto anche i giornalisti.
Nel frattempo, Mehdi Kiayee, capo del dipartimento Pubbliche Relazioni del Parlamento ha detto che una sessione parlamentare sia aperta e si stia svolgendo in condizioni normali. L’ufficio relazioni con il pubblico della metropolitana ha smentito inoltre le voci, rincorse in questi frangenti sul web di un’esplosione alla metro di Teheran; la linee metropolitana funzionano in tutte le direzioni (martedì c’era infatti stata una collisione tra due treni che aveva causato svariati feriti).
Altri spari sono stati uditi in piazza Baharestan , rivolti contro i passanti, nel cuore di Teheran, di fronte al Parlamento. Vi è la possibilità che uno dei terroristi sia riuscito a fuggire e si sia coperto la fuga sparando tra la folla.