Sparatoria a Cursi: uccide i vicini di casa dopo una lite
Una sparatoria nel pieno centro di Cursi, nel Sud del Salento. Le vittime sono padre, figlio e una zia del ragazzo. A fare fuoco Roberto Pappadà, 57 anni, ex operaio, al momento disoccupato, che si dedicava alla cura della sorella disabile. Sembra che alla base del litigio ci fossero dissidi mai risolti tra i vicini di casa.
Sparatoria a Cursi: “Mi sono vendicato”
“Me lo facevano apposta a parcheggiare le loro auto davanti casa mia. Ho sbagliato, non voglio essere difeso, pagherò, ma dovevo mettere fine a questa storia”. Si è difeso con queste parole nell’interrogatorio col magistrato Donatina Buffelli, alla presenza del suo legale Nicola Leo, Roberto Pappadà.
Sembra che il litigio sia nato al culmine di varie discussioni avute per motivi di parcheggio. L’abitazione dell’omicida si trova proprio di fronte a quella delle vittime. A perdere la vita sono stati Franco e Andrea Marti, rispettivamente padre e figlio di 63 e 36 anni, e Maria Assunta Quarta, zia di Andrea. Padre e figlio sono morti sul colpo, mentre Quarta, raggiunta all’addome, è morta dopo essere stata ricoverata nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. È grave, ma non sarebbe in pericolo di vita, la madre del giovane ricoverata in ospedale a Tricase.
Sembra che la lite sia nata per strada, in via Tevere, dove si trovano le abitazioni di Pappadà e della famiglia Marti. Pappadà è stato visto estrarre la pistola e sparare prima contro il ragazzo, che stava rientrando con la sua auto, poi contro il padre, la madre e la zia di quest’ultimo. I tre erano in casa e sono usciti per strada, dopo aver udito i colpi d’arma da fuoco.
Sul posto immediato l’intervento dei carabinieri.