Il Sole 24 Ore, indagate 10 persone: false comunicazioni e appropriazione indebita
Si contano quattro decreti di perquisizioni cominciate dalla mattinata del 10 marzo da parte della Guardia di Finanza sui conti del gruppo “Sole 24 ore“. Il motivo riguarda le false comunicazioni sociali e appropriazione indebita per una cifra di 3 milioni di euro.
L’inchiesta della Procura di Milano
Al centro dell’inchiesta, portata avanti dalla Procura di Milano con la collaborazione operativa del nucleo speciale di Polizia valutaria della Gdf che porta avanti le perquisizioni, sembra esserci una presunta fittizia sottoscrizione di milioni d’abbonamenti digitali effettuati nell’anno 2015 e 2016. Nel decreto di perquisizione, firmato dal Procuratore Fabio De Pasquale e dal Pm Gaetano ruta, si può leggere come le vendite delle copie digitali del giornale sono state “enfatizzate” e sono “false”.
Secondo la procura, inoltre, ci sarebbe stato “uno scostamento tra la rappresentazione della realtà economica della società e la situazione effettiva. Si è veicolato un messaggio largamente positivo sull’andamento economico (vendite crescenti e ricavi correlativi in aumento), laddove le vendite sul digitale tanto enfatizzate erano false e una percentuale significativa delle quote cartacee andava dritta al macero”.
Le persone indagate sono 10, tra questi il Direttore
Attualmente risultano indagate già 10 persone. Tra loro risultano esserci anche l’ex presidente del Gruppo Benito Benedini, l’ex Ad Donatella Treu, Filippo Beltramini, manager della società inglese “Di source” e l’attuale direttore Roberto Napoletano. A questi ultimi, i pubblici ministeri, contestano “in concorso tra loro” e, in aggiunta “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso” di avere rappresentato “fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica e in particolare sulla vendita cartacea e delle copie digitali e sui ricavi ad esse connessi”.