Shopify vs Woocommerce, quando l’e-commerce è a portata di click
Lanciarsi nel mondo degli e-commerce potrebbe sembrare facile. Nel mare dei siti web dedicati alla vendita online ogni scelta può complicarsi, dalla scelta dei server alla piattaforma
L’idea di aprire un e-commerce potrebbe sembrare un’operazione semplice dai ritorni sicuri, eppure fin troppo spesso così non è. Le scelte da fare fin dalla fase di lancio e progettazione sono infinite e sempre più frequentemente proprio le decisioni assunte in principio, determinano il successo o l’insuccesso di un e-commerce. Sul risultato finale influiscono una marea di fattori, economici e tecnici, che è impossibile ignorare: dalla scelta del prodotto da vendere, alla gestione fiscale, dalle strategie di prezzo a quelle concernenti la logistica, fino alla scelta della piattaforma e dei server migliori su cui hostare il nostro piccolo punto vendita.
Nella stima dei costi (che inevitabilmente influirà sul risultato economico finale) è opportuno considerare, fin dalle prime battute, il peso della gestione fiscale del progetto unitamente alla strategia di prezzo e al markup da applicare ai nostri prodotti. Una stima puntuale dei costi fissi che andrà ribaltata pro-quota su ciascun prodotto in vendita, dovrà inoltre tener conto della gestione del sito dal punto di vista tecnico, della sua ottimizzazione SEO e dei costi da sostenere per i server.
Capita sempre più frequentemente che, soprattutto in fase di startup, la tendenza sia quella di lesinare nella scelta, per esempio, dei server. Un e-commerce lento, per esempio, è un e-commerce che allontana i potenziali acquirenti: gli utenti, di fronte ad una pagina che si apre molto lentamente (soprattutto da mobile) tendono a lasciare immediatamente il portale per non farvi più ritorno determinando, di fatto, un netto aumento della frequenza di rimbalzo e, quindi, risultati ballerini dal punto di vista del posizionamento SEO.
Insomma, le scelte che ad un occhio meno attento sembrerebbero meno importanti, potrebbero determinare fin dalle prime battute il fallimento dell’intero progetto.
La scelta del sistema di gestione dell’e-commerce
In questo caso per esempio abbiamo due grandi scelte possibili. Da un lato un sistema di gestione che prevederà, oltre che l’installazione, la configurazione e l’ottimizzazione del template, anche la gestione dell’e-commerce in totale autonomia (mediante l’utilizzo di una serie di plugin che, inevitabilmente, andranno a pesare nella gestione complessiva del portale e, soprattutto, sulla sua velocità). Dall’altra parte potremmo pensare di ricorrere ad un sistema integrato che, a fronte del pagamento di un canone mensile, ci consentirà di “sfruttare” un’ampia serie di features che, diversamente, dovremmo installare in autonomia.
Questa è, insomma, una scelta cruciale che inevitabilmente influirà sulla determinazione dei costi fissi e, quindi, sul risultato economico finale. Se a prima vista la gestione in autonomia (quindi per esempio tramite installazione di WordPress e utilizzo di WooCommerce) potrebbe sembrare la meno onerosa, dall’altro comporterà la necessità di affidarsi ad un tecnico in grado di supportarci in sede di configurazione iniziale e, soprattutto, per la gestione del database nei mesi e negli anni successivi alla nascita del nostro e-commerce. La seconda scelta, sebbene a fronte di un canone mensile, ci consentirà di ignorare una serie di attività che, di fatto, rientrano nella configurazione iniziare (ed è per esempio il caso di Shopify).
Shopify vs Woocommerce, la scelta del sistema più “easy”
Affrontiamo dunque un ipotesi di scelta tra due sistemi di gestione diversi e ipotizziamo di verificare la sfida di Shopify vs Woocommerce. Tra i due sistemi di gestione dell’e-commerce la grande e sostanziale differenza è nell’idea stessa che soggiace alla creazione della nostra piattaforma.
Nel caso di WooCommerce, infatti, dovremmo necessariamente procedere all’implementazione di una serie di features che ci consentano di gestire al meglio il portale e, soprattutto, di plasmare la nostra piattaforma alle esigenze dei clienti (immaginiamo, per esempio, il caso in cui si voglia proporre una scontistica progressiva all’aumentare dei prodotti acquistati o, ancora, l’azzeramento delle spese di spedizione oltre una certa soglia).
Shopify, invece, a fronte del pagamento di un canone mensile scalabile e modulabile, ci garantirà l’accesso ad una piattaforma integrata in grado di “saltare” gran parte dei passaggi iniziali necessari alla corretta configurazione dell’e-commerce. In questo secondo caso, infatti, potremmo “dimenticare” la scelta dell’hosting e la configurazione della logistica, dimenticheremo la configurazione dei sistemi di pagamento, perfettamente integrati nel sistema di gestione e, soprattutto, disporremo di una serie di configurazioni in grado di favorire la crescita del business, anche sui social.