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Serena Venditto, presentazione nuovo libro “Al sassofono blu”: intervista esclusiva a Newsly

Daniela Merola per la testata giornalistica Newsly.it ha intervistato in esclusiva la scrittrice Serena Venditto. 

Serena, oltre ad essere una poliedrica scrittrice, ha un grande amore per i gatti, tanto da farne il co-protagonista dei suoi romanzi gialli. Una passione per i gialli che si fonde con la passione per questi piccoli felini, una “strana coppia” che dà vita ad un mix pimpante e spettacolare. La scrittrice, prima di affermarsi a livello nazionale, ha precedentemente studiato archeologia.

  • Serena, i tuoi studi partono dall’archeologia appunto per poi giungere alla scrittura. Raccontami come è accaduto questo passaggio.

Non lo definirei un passaggio. Sono un’archeologa per formazione universitaria e la scrittura è una passione parallela che a un certo punto ha trovato il modo di avere un suo sbocco professionale, grazie anche e soprattutto all’incontro con la mia casa editrice, Homo Scrivens. Sono due cose parallele che poi sono confluite nel personaggio di Malù, archeologa/detective.

  • Qual è il tuo metodo di scrittura? Ovvero da cosa parti per iniziare una storia?

Nel caso dei gialli parto dall’omicidio e ricostruisco la storia della vittima a ritroso attraverso una scaletta abbastanza rigorosa. In generale, come per tutti, è una scintilla che non ha nome e non si sa da dove viene.

  • Parliamo del tuo ultimo romanzo giallo “Al Sassofono blu” edito sempre da Homo scrivens e in uscita il 17 novembre, il cui co-protagonista è il gatto detective Mycroft.

Stavolta i 4+1 di Via Atri 36 i quattro investigatori e il gatto sono invitati a una cena con delitto. Fatalmente, ci sarà un delitto vero e ci cimenteranno nelle indagini e anche stavolta le intuizioni del gatto saranno determinanti.

  • È davvero una bella idea questa del gatto detective che aiuta nelle indagini la protagonista, l’archeologa investigatrice Malù. Può essere ispirato a te stessa questo personaggio?

In un certo senso sì, nel senso che condividiamo gli stessi studi, passioni, anche caratterialmente siamo simili. Ma lei è molto più intelligente di me!

  • Da dove nasce la tua passione per i gialli?

Da ragazzina, mi piace la sfida intellettuale fra lettore e autore.

  • Sto notando un grande fermento della media e piccola editoria, una crescita direi evidente, qual è il tuo punto di vista in merito?

È vero, c’è molta attenzione, molto movimento. Non è facilissimo emergere, ma nessuno ci aveva detto che sarebbe stato facile.

  • Naturalmente ora sei impegnata con la promozione de “Al sassofono blu”, i tuoi prossimi impegni?

Dopo la presentazione di giovedì 17 alle 18 al teatro Bellini, con Aldo Putignano, Rosalia Catapano, Giancarlo Marino, la compagnia Parole Alate e la partecipazione straordinaria di Francesco Pinto, partirò per la Garfagnana: sono finalista al Garfagnana in Giallo con C’è una casa nel bosco.

Per rimanere sempre aggiornati sulle prossime pubblicazioni della scrittrice, questo il sito.

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