Sentenza Martina Rossi: assolti gli imputati perché il fatto non sussiste

La corte di appello di Firenze ha assolto gli imputati Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi dall’accusa di tentata violenza sessuale nei confronti della giovane Martina Rossi volata giù dal balcone di un albergo di Palma di Mallorca nel 2011.

Quella della corte di appello di Firenze sulla morte di Martina Rossi è una sentenza accolta con molta amarezza da parte della famiglia della ragazza che non accetta soprattutto la formula ”il fatto non sussiste”. Imputati nel processo in questione erano Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, due ragazzi accusati di aver tentato di stuprare Martina la quale sarebbe precipitata giù dal balcone per fuggire.

Cosa è successo a Martina Rossi?

Resta un mistero la morte della giovane Martina Rossi: infatti, se il tribunale di Arezzo nel dicembre del 2018 aveva stabilito che la ragazza stava fuggendo da un tentativo di stupro, adesso la corte di appello di Firenze ha completamente ribaltato la situazione negando che tale tentativo di violenza ci sia mai stato.

I tragici fatti si sono svolti il 3 agosto del 2011 a Palma di Mallorca dove la ventitreenne studentessa genovese precipitò dal balcone dell’albergo dove stava trascorrendo le vacanze. I due imputati erano presenti in quella stanza la sera della tragedia ma hanno sempre negato di aver tentato di violentare la ragazza che sarebbe caduta perché in uno stato di non lucidità. Secondo la tesi della difesa i ragazzi al momento della caduta di Martina erano usciti per andare a chiedere aiuto alle amiche con cui la giovane era in vacanza.

La sentenza di oggi sembra sposare la versione di Albertoni e Vanneschi ma la famiglia continua a essere convinta che alla base della morte della loro amata Martina ci sia solo e soltanto il tentativo disperato di fuggire a una violenza di gruppo, tentativo che, purtroppo, l’avrebbero portata a fuggire sul balcone e a perdere l’equilibrio.