Salute

Sedentarietà: quali sono le conseguenze?    

L’uomo è nato per muoversi e si è evoluto in un contesto di costante sforzo fisico. Sin dalla notte dei tempi ha sempre dovuto muoversi per procurarsi cibo, risorse per vivere, vestirsi, curare l’igiene e molto altro ancora.

Con l’avvento dell’industrializzazione, la migrazione dai campi alla città, i lavori d’ufficio e delle più moderne tecnologie, però, questa normale e naturale propensione dell’uomo ha subito un drastico rallentamento, fino quasi ad arrestarsi completamente.

Molte volte abbiamo sentito parlare di una serie di disturbi legati alla vita sedentaria, come il mal di schiena, i dolori articolai, ma anche malattie più gravi come Alzheimer, obesità, Parkinson, Ictus e problemi cardiaci.

La soluzione è sempre e solo una, ridurre la sedentarietà a favore di una vita più movimentata che può riguardare semplici esercizi per alleviare il dolore al coccige fino a un’attività sportiva più intensa per tenersi in forma e in salute.

Alla base delle malattie e dei disturbi più gravi c’è il fatto che una sedentarietà cronica provoca nell’uomo una vera e propria regressione motoria, che si traduce in una graduale perdita delle capacità funzionali a carico di muscoli e organi importanti, come l’apparato circolatorio, respiratorio e digestivo.

L’intero sistema metabolico dell’organismo ne risente e gli effetti possono essere più o meno visibili a seconda di quanto tempo si resta seduti o ci si dedica al movimento.

Effetti e rischi di una vita troppo sedentaria sulla salute

Uno dei primi effetti generati da uno stile di vita eccessivamente sedentario è dato da un senso generale di stanchezza e intorpidimento che induce gli individui a trascorrere ancora più tempo fermi e seduti.

Condurre una vita in cui ci si muove poco inibisce la produzione di neurotrasmettitori, responsabili del nostro benessere psico-emotivo, come lo sono alcuni specifici ormoni quali serotonina, dopamina ed endorfine.

Per questa ragione chi trascorre molto tempo fermo sul divano, a letto o sulla sedia, tende ad essere sempre apatico, svogliato, nervoso e depresso rispetto a chi, magari, pratica un’attività sportiva o una vita semplicemente più attiva.

Ma una vita troppo sedentaria può esporre il fisico anche a malattie e rischi ben più gravi per la propria salute.

Tra questi ne abbiamo già citati alcuni come il sovrappeso o l’obesità, l’ictus, ma ve ne sono molti altri, come diabete e patologie metaboliche, tumori, artrosi, ansia e depressione.

Come ridurre l’eccesso di sedentarietà

Come già accennato, l’uomo non nasce per restare fermo, per cui la sedentarietà è un’abitudine che si acquisisce nel tempo, un po’ a causa di uno stile di vita scorretto, un po’ per cause di forza maggiore, come il lavoro.

Il segreto è senza dubbio bilanciare le ore di fermo con un certo numero di ore trascorse in movimento, svolgendo le attività che piacciono di più.

Combattere la sedentarietà, infatti, non vuol dire necessariamente praticare attività sportiva, ma anche fare una passeggiata di salute o di piacere con i propri amici, rassettare casa, uscire in bicicletta in giro per il parco, lungo il mare o tra le strade di campagna.

Queste attività leggere possono essere portate nelle abitudini di vita quotidiane più facilmente fino ad acquisirle e praticarle senza troppo sforzo. È sufficiente far questo per ridurre rischi ed effetti negativi sulla propria salute causati da una vita troppo sedentaria.

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