Seconde case, cosa prevede il nuovo decreto Coronavirus?

Per il momento ancora sarà impossibile raggiungere le seconde case in un altro Comune. Il decreto del Governo non lo vieta espressamente ma il ministro De Micheli ha confermato il divieto.

Dal 4 maggio inizierà una nuova fase di questa emergenza in cui verranno meno alcune restrizioni. In molti si aspettavano concessioni un po’ più sostanziose mentre altri stanno facendo fatica a capire con certezza quali siano le attività consentite e quali no. Sciolto almeno parzialmente il tema dei ”congiunti”, il dubbio che ancora assilla molti italiani è legato alla possibilità o meno di raggiungere le seconde case in Comune diverso da quello di residenza.

Decreto Coronavirus: si possono raggiungere le seconde case?

Per il momento non sarà possibile raggiungere le seconde case in un Comune diverso da quello di residenza. A dirlo chiaramente è il ministro dei Trasporti Paola De Micheli che ha specificato meglio questo punto su cui il decreto non si esprime in maniera esplicita.

In sostanza si potrà uscire dai confini del proprio Comune di residenza, oltre che per i soliti comprovati motivi di lavoro o di salute, solo per riallacciare i rapporti con persone care. La notizia, seppure attesa, lascia delusi in molti che speravano di poter quantomeno andare ad accertarsi di persona dello stato del propria seconda casa chiusa da mesi.

Ovviamente la situazione nelle prossime settimane potrebbe cambiare: infatti, se la curva dei contagi dovesse non subire troppo gli effetti di queste prime riaperture, le restrizioni potrebbero essere ulteriormente allentate in modo tale da consentire una stagione estiva quanto più possibile normale. Al momento il Governo non ha voluto aprire ufficialmente l’esodo verso le località di vacanza anche perché i cittadini avrebbero potuto interpretare questa scelta come una sorta di ”tana libera tutti” quando invece le settimane che ci aspettano saranno probabilmente quelle in cui si deciderà il prossimo futuro del Paese.