Scontri fra tifoserie a Liverpool. Due ragazzi romani, di 25 e 26 anni, arrivati nella città britannica per seguire il match di Champions League fra la squadra di casa e la Roma, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio, dopo aver colpito con una coltellata un irlandese di 53 anni, ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Altri sette supporter giallorossi sono stati fermati dalla police britannica per danneggiamenti, possesso di armi e droga.
Il tutto prima dell’inizio del match, fuori dallo storico stadio dei “Reds”, Anfield Road. Un corposo gruppo di ultrà giallorossi (si parla di un’ottantina di persone) avrebbero messo in atto un vero e proprio assalto nei pressi del pub Alert, storico ritrovo dei tifosi di casa. In seguito altri scontri si sono verificati di fronte alla curva dei padroni di casa, la Kop, dove il 53enne irlandese è stato ferito con un coltello e immediatamente portato all’ospedale. Problemi anche nel post-partita: le forze dell’ordine sono state costrette ad attuare alcune cariche di alleggerimento per evitare il ritorno dei tifosi di casa, desiderosi di vendicarsi contro i supporter della Roma. Fra gli oggetti rinvenuti dalla polizia armi di ogni genere: coltelli, cinte e addirittura un martello. Dura la reazione del Liverpool che, attraverso il proprio profilo Twitter, si dice inorridito per l’aggressione dei tifosi romanisti, esprimendo pieno supporto alla famiglia del tifoso irlandese gravemente ferito.
C’è ora preoccupazione per la gara di ritorno a Roma, il 2 maggio prossimo. Sono attese infatti nella capitale alcune migliaia di tifosi “Reds” e le autorità temono altri scontri. La Uefa, considerato che gli scontri sono avvenuti vicino ad Anfield Road, potrebbe secondo regolamento sanzionare i due club, anche se prima bisognerà aspettare il referto conclusivo della polizia e, solo allora, il massimo organismo europeo calcistico potrà prendere decisioni in merito a multe o punizioni.
