Scomunicato Padre Minutella, colpevole di eresia e scisma
Era ormai solo questione di tempo, la scomunica di padre Alessandro Minutella era una bomba ad orologeria. La notizia della scomunica è arrivata in serata proprio dal sito dell’arcidiocesi di Palermo, le accuse sono di eresia e scisma. Il sacerdote palermitano infatti da qualche anno aveva mostrato comportamenti ostili verso la persona del Papa e della chiesa sostenendo che questa fosse una “falsa Chiesa”, una “Chiesa “multinazionale della menzogna e della falsità”, addirittura “prostituta indegna, venduta ai poteri del mondo”. La scomunica dunque è ufficiale.
La scomunica
Il 26 giugno dello scorso anno, don Minutella venne rimosso dal suo incarico di pastore della chiesa di San Giovanni Bosco, a seguito dei suoi video di accusa pubblicati su Facebook. Il 10 novembre sempre dello scorso 2017, la scomunica sembrava essere dietro l’angolo dopo aver postato l’ultimo video nel quale affermava che:“alcune iene con alcune occulte forze non sono riuscite a demotivare e sconfiggere questo povero prete”. Oggi 13 novembre tutto è cambiato, a nulla è valsa la vicinanza dell’arcivescovo Corrado Lorefice, il quale ha tentato più volte di farlo tornare sui suoi passi ma anche gli amici e i fratelli sacerdoti avevano tentato, a quanto pare invano.
Il comunicato
Sul sito dell’arcidiocesi di Palermo così si legge: “Si comunica che, in data 13 novembre 2018, è
stato notificato a Don Alessandro Maria Minutella il Decreto del 15 agosto 2018 (Prot. N. 046/18) con cui l’Ecc.mo Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice DICHIARA le scomuniche latae sententiae, in cui lo stesso Sacerdote è incorso per il delitto di eresia e per il delitto di scisma, come previsto dalla Legge canonica (cfr. can.1364 §1 CIC), con tutte le conseguenze derivanti dallo stesso provvedimento”. Padre Minutella sosteneva di avere delle locuzioni interiori e di riuscire ad entrare in contatto con alcuni angeli, alcuni santi e di riuscire addirittura a comunicare con la Vergine Maria.