Sara Anzanello morta, che malattia aveva la grande pallavolista
Un pezzo della storia della pallavolo italiana è venuta purtroppo a mancare a soli 38 anni, Sara Anzanello non è riuscita a vincere la sua battaglia contro la leucemia che in pochi mesi ha causato il suo prematuro decesso. L’ex campionessa nel 2013 era stata costretta, dopo aver contratto una grave forma di epatite in Arzebaijan, ad un trapianto di fegato che l’aveva pesantemente debilitata, ma dalla quale si era ripresa, anche grazie ad un difficile e pesante iter riabilitativo. Sara Anzanello si era ampiamente ristabilita dalla malattia riuscendo perfino a tornare in campo, ma una letale forma di leucemia diagnosticata in estate non le ha lasciato scampo. La campionessa di pallavolo era nata a Ponte di Piave il 30 Luglio del 1980 e aveva mosso i primi passi da sportiva nella squadra giovanile del Volley Salgareda per debuttare nella pallavolo professionistica in A2 con il Volley Latisana. Nel 1999 venne acquistata dalla Agil Trecate in seguito divenuta Asystel Volley con la quale resterà per ben dieci anni fino alla promozione nella massima serie nel 2001, che più volte sfiorerà di vincere e con la quale conquisterà due Coppe Italia e due Coppe CEV. Nel campionato del 2009-2010 si trasferisce nelle squadra di Villa Cortese che conduce, come miglior giocatrice a muro, a vincere due volte la Coppa Italia e a sfiorare la conquista del titolo. Infine nel 2011 passa all’Azerreyl Voleybol Klubu, squadra di Baku in Arzebaijan, nella quale milita fino al 2013, anno in cui le viene diagnosticata l’epatite e da cui inizia il suo sfortunato calvario. Con la nazionale giovanile italiana vinse una medaglia d’oro nel campionato europeo under 19 del 1998 e nello stesso anno esordì nella rappresentativa nazionale maggiore. Un connubio vincente quello con la casacca azzurra, con la maglia dell’Italia Sara Anzanello vinse l’oro ai Mondiali del 2002, collezionando tra l’altro due secondi posti ai Mondiali del 2007 e 2011, un argento agli Europei del 2005 e due argenti ed un bronzo ai Grand Prix del 2005,2006 e 2008. Sconcerto nel mondo italiano della pallavolo ancora reduce dai festeggiamenti per il secondo posto ottenuto nei Mondiali in Giappone, Pietro Bruno Cattaneo Presidente della Federvolley ha dichiarato:<< è una notizia davvero sconvolgente. Sara era una ragazza davvero speciale che sembrava essere riuscita a vincere la sua personalissima battaglia ma purtroppo le cose non sono andate come tutti speravamo>>.