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San Luca Evangelista protettore dei medici e degli artisti: storia e tradizioni popolari

Il 18 ottobre le Chiese Cristiane, cattoliche e ortodosse celebrano San Luca Evangelista, protettore dei medici e degli artisti. Ecco la storia del Santo e le tradizioni popolari a lui legate. 

Luca nacque a Antiochia di Siria intorno al 10 d.C. in una famiglia di medici. Lui stesso esercitava la professione di medico. Era una persona istruita: parlava il greco fluentemente e aveva un ottima conoscenza della Bibbia. Conobbe Paolo di Tarso e divenne discepolo degli apostoli. San Paolo lo cita spesso nei suoi scritti, come nella Lettera a Filemone o ai Colossesi, chiamando “compagno di lavoro” o “caro medico”. Luca scrisse il suo Vangelo fra il 70 e l’ 80 d.C. e lo dedicò, come era d’uso fra gli scrittori classici del tempo, a un certo Teofilo, probabilmente un personaggio illustre di quel periodo. Non è certo però che questo Teofilo sia mai veramente esistito.

A differenza di San Luca non conobbe mai Gesù. Scrisse il suo Vangelo sulla base dei racconti degli altri apostoli e di altri testimoni. E’ quasi certo però che conobbe Maria di Nazareth. Il Vangelo secondo Luca è difatti quello che riporta più dettagli della vita da bambino di Gesù. L’ipotesi è quella che certi particolari così ben dettagliati e quasi riservati non può averli appresi da altre persone che non fossero la Madonna.

Luca morì a Tebe, in Grecia il 18 ottobre 93 d.C. Diverse sono le leggende e le ipotesi su dove riposino le sue spoglie. Ad oggi le ossa sono conservate nella basilica di Santa Giustina a Padova, ma una parte del suo cranio si troverebbe a Praga, custodita nella Cattedrale di San Vito e un’altra parte nel Museo Artististo Tesoro nella Basilica di San Pietro a Roma. Infine una costola di San Luca Evangelista è conservata a Tebe, nella Chiesa Greco-Ortodossa.

Nelle località dove San Luca è patrono il 18 ottobre si festeggia con eventi dedicati, fiere, sagre e spettacoli pirotecnici. Fra questi comuni ci sono Impruneta, in provincia di Firenze, Praiano (Salerno) e San luca, in Calabria. Anche a Treviso la festa più importante della città è dedicata a San Luca, nonostante il patrono sia San Liberale.

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