Sacchetti bio per alimenti: da gennaio a pagamento in tutti i supermercati
Niente più plastica nei supermercati: dal 1° gennaio 2018, tutte le buste, non solo quelle che usiamo per riporre la spesa, saranno a pagamento. Ci ritroveremo a pagare i sacchi leggeri utilizzati nei reparti gastronomia, macelleria, ortofruttra, pescheria e macelleria, una nuova stangat(in)a, insomma! Si passa dalle bustine di plastica ai sacchetti bio, cioè biodegradabili e compostabili con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile del 40%.
I sacchetti bio saranno distribuiti solo a pagamento – come prevede la normativa – e indicati sullo scontrino fiscale. La legge è stata approvata alla Camera lo scorso 3 agosto come conversione del decredo legge Mezzogiorno ed è la realizzazione della normative europea 2015/720 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 aprile 2015. Dunque, stop alla plastica: scatteranno pesanti sanzioni per chi cercherà di evadere la legge.
I nuovi sacchetti bio, quanto costano?
Dalla ricerca Ipsos Public Affairs di qualche giorno fa, emerge che sei italiani su dieci sono a favore dei sacchetti bio. L’indagine è il frutto di una ricerca qualitativa e quantitativa effettuata su un campione rappresentativo della popolazione di età tra i 18 e i 65 anni. Da questo si evince che la mentalità è cambiata, basta pensare al riciclo: il 71% degli intervistati afferma di riutilizzare materiali. In questi ultimi anni, infatti, si è creata una maggiore propensione alle abitudini ecosostenibili. La plastica è uno dei materiali più inquinanti per il pianeta e, introdurre dei sacchetti bio, riduce sicuramente l’impatto ambientale. Le ipotesi più concrete circa il costo è sui 2-5 centesimi. In questo modo, facendo due conti, la spesa costerà dai 10 ai 20 centesimi in più. Ma c’è chi non è d’accordo…