Non è stato un periodo facile per Rubens Barrichello. L’ex pilota di Formula 1, al volante della Ferrari dal 2000 al 2004, ha infatti raccontato di aver scoperto nel mese di gennaio di essere stato colpito da un tumore al collo.
Rubinho, mai dimenticato dai tifosi del “Cavallino rampante”, ha rivelato ai microfoni di Globo Tv il suo calvario e il suo percorso per uscire dal tunnel, la maniera in cui ha affrontato la malattia, le operazioni e infine il lieto fine. “Una mattina mi trovavo sotto la doccia, quando di colpo avvertii un dolore lancinante alla testa. – ha raccontato il brasiliano – Sentii come se stesse esplodendo, tanto che dovetti accasciarmi per terra. Ci vollero un po’ di minuti prima di riuscire a raggiungere mia moglie Silvana per chiederle aiuto. Mi accorsi che era qualcosa di grave e chiesi una mano ad un mio amico”. Poi il ricovero, la paura e l’operazione nel mese di febbraio: “Mi operarono in breve tempo e dopo essere stato dimesso fui informato che solo il 14% di chi soffre di questo problema riesce a recuperare completamente. Ero sollevato per averla scampata, ma a quel punto mi venne il terrore di non poter più correre. Grazie al cielo invece si è risolto tutto”.
Oggi in Stock Car, Barrichello detiene il record in Formula 1 di Gran Premi disputati, con ben 323 gettoni. Fra le sue scuderie oltre la Ferrari (dove per diverso tempo ha condiviso il box con Micheal Schumacher), anche la Jordan, la Brawn Gp, la Honda e la Williams, con cui ha concluso la sua esperienza nella categoria nel 2011. Nel suo palmares 11 Gran Premi vinti e 68 podi. Una volta dato l’addio alla Formula uno ecco l’approdo nella Indy Car per poi passare in seguito alla Stock Car con grandi risultati, dato che nel 2014 vince il campionato a bordo della Chevrolet.
