Room: Trama film di Lenny Abrahamson
Immaginate di vivere una vita intera in una sola stanza, con solo un letto, una cucina e tutto il minimo indispensabile per vivere. Quella piccola stanza è tutta la tua vita, non conosci nient’altro, non sai come sia fatto il mondo fuori, non sai cosa sono i mari, i monti, nella tua mente esisti solo tu, nessun’altro che te. Con questa descrizione siamo entrati nella mente del piccolo Jack ,protagonista del film “Room”diretto da Lenny Abrahamson nel 2015. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Stanza, letto, armadio, specchio, scritto da Emma Donoghue nel 2010.
Jack non conosce nulla del mondo ad eccezione della “stanza”, un posto fatiscente, grezzo, buio, dove il bambino è cresciuto. Vive con sua madre, Joy, che è stata rapita dal “Vecchio Nick” sette anni prima mentre andava a scuola e che abusa regolarmente di lei. Il divieto di uscire dalla stanza per la piccola famiglia è serissimo, proibito al massimo.
Il giorno del quinto compleanno di Jack, Joy è ai limiti della disperazione, perché il bambino sta crescendo e inizia a fare troppe domande sul “fuori” a cui lei non può rispondere. Le motivazione sono talmente potenti da azzardare un attimo di coraggio di Joy,pur di dare una vita normale a lei e sopratutto al suo bambino.
Il film è di forte impatto emotivo, la barbaria che si sta consumando tra Joy e Jack la senti, la fai tua, il senso di oppressione ed impotenza pervasa nella pellicola, il tutto diventa cupo, senti dolore, non sai cosa fare, agire di istinto o pensarci? Rischiare di salvare la vita a tuo figlio, oppure rimanere nel dubbio? Questi quesiti saranno sciolti all’interno di questa straordinario film, che regala oltre a performance spettacolari come quella di Brie Larson (vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista,manco a dirlo) anche un forte senso claustrofobico, quello che provano i personaggio lo provate voi, senza censure, e senza un minimo filtro del dolore.