Metodi Anticoncezionali alternativi alla Pillola

Da un ventennio a questa parte la Pillola è diventato il metodo anticoncezionale più diffuso per evitare gravidanze indesiderate. Esistono anche metodi alternativi, però. Le controindicazioni alla pillola non sono poche: rischi di trombi ed emboli; problemi circolatori e problemi ad avere gravidanze future. La pillola anticoncezionale, composta da estrogeni e progesterone, sospende la naturale ovulazione e tiene ferme le ovaie femminili per tutta la durata del suo utilizzo. Senza mezzi termini: svolge un lavoro contro natura! Come tutelarsi allora? Le alternative ci sono e sono numerose!
1) Profilattico: ne esistono sia in lattice sia in materiali naturali per chi fosse allergico/a al lattice. Oltre a proteggerci da eventuali gravidanze ha il vantaggio di tutelarci anche dalla trasmissione di eventuali malattie veneree.
2) Spirale IUD (intra uterin device): cstituita da rame, gli ioni di rame bloccano i movimenti, la sopravvivenza e la risalita degli spermatozoi dal canale cervicale
3) Diaframma: strumento contraccettivo a barriera, consistente di piccola semisfera di gomma soffice con anello flessibile circolare, o coppetta flessibile al silicone che deve essere riempita con una crema spermicida e poi inserita in vagina.
4) Anello vaginale: è un dispositivo costituito di copaline di etilenevinilacetato, un tipo di plastica che non si scioglie nel corpo. E’ uno strumento di contraccezione ormonale a basso dosaggio, contenente ormoni sessuali femminili Etonogestrel ed Etinilestradiolo, che vengono rilasciati nel sangue prevenendo l’ovulazione. A differenza del diaframma e della spirale, ha il vantaggio di poter essere inserito e rimosso autonomamente dalla donna. Va inserito nel giorno del ciclo mestruale e lasciato in vagina per 3 settimane consecutive. Dopo la 3° settimana è possibile estrarre e riposizionare l’anello in vagina. Ha un dosaggio decisamente inferiore rispetto alla pillola e non immette ormoni direttamente nel sangue.
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