Roma: c’è il via libera del Consiglio di Stato per il parco archeologico del Colosseo
C’è il via libera per il parco archeologico del Colosseo. Accolti gli appelli del Ministro dei beni culturali Franceschini contro le due sentenze del Tar Lazio in favore di Roma Capitale, che avevano lo scopo di ostacolare l’istituzione del parco archeologico ed evitare la nomina di direttori non italiani. La Sesta sezione del Consiglio di Stato, con ulteriori due sentenze, ha ribaltato la situazione rendendola favorevole al Ministro, che potrà ora realizzare il progetto e dare il benvenuto nel Consiglio d’amministrazione del Parco al dirigente Unesco Irina Bokova.
La battaglia per il parco archeologico del Colosseo
L’amministrazione M5S, che si era battuta per contrastare le intenzioni del Ministro, non ne è per niente contenta. Prendendo atto della situazione, l’amministrazione pentastellata si augura quanto prima di organizzare un incontro ufficiale con Franceschini per raggiungere un accordo. Soddisfatto per la vittoria ottenuta, il Ministro ha dichiarato: «Anche Roma con il Parco archeologico più importante e visitato al mondo potrà allinearsi con i musei e i luoghi della cultura che stanno vivendo una stagione di successi grazie alla riforma del sistema museale italiano e ai nuovi direttori». Ancora non c’è una data precisa per ciò che riguarda l’inizio dei lavori che hanno l’obiettivo dichiarato di riportare Roma agli antichi splendori e valorizzare uno dei monumenti più belli e significativi al mondo.
Sovvenzionati 11 milioni per gli scavi
Al Parco saranno destinati undici milioni per intraprendere nuovi scavi. Il sovraintendente di questa operazione sarà scelto tramite un concorso internazionale e potrà agire liberamente presso il Colosseo, il Palatino, Il Foro Romano e la Domus Aurea. Un primo passo per riabilitare l’immagine di Roma nel mondo e per incentivare il turismo della capitale, rivalorizzando le sua bellezza e il suo inestimabile patrimonio artistico-culturale.