Politica

Riforma Pensioni, le News di Oggi (16 Settembre 2016): Parlano i 5 Stelle

A pochi giorni dall’incontro decisivo tra Governo e Sindacati, ecco le ultimissime news di oggi 16 settembre 2016 riguardo alla riforma delle pensioni. Tiene banco l’approvazione dell’Ape.

L’approvazione dell’Ape, introdotta in via sperimentale per i prossimi due anni, sta dividendo il mondo politico, e non solo. Pareri discordanti arrivano dai maggiori esponenti politici e sindacali, con Matteo Salvini che si è detto addirittura “pronto al referendum contro la truffa dell’Ape”. Questa è solo una delle tante news previste per la giornata di oggi 16 settembre 2016 riguardo alla nuova riforma delle pensioni. Andiamo a vedere tutte le altre.

Riforma Pensioni, le parole di Susanna Camusso

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, non è convinta che l’incontro del prossimo 21 settembre tra Governo e Sindacati possa essere quello definitivo e che, anzi, potrebbe essere solo un primo passo verso un’intesa su alcuni punti importanti. Primo fra tutti quello delle risorse da impiegare. Ecco le sue parole, rilasciate a Radio anch’io: ”Mi pare molto difficile che il 21 possa essere l’incontro conclusivo. Spero almeno che possa essere l’incontro in cui ci saranno comunicate finalmente le risorse. Finora non abbiamo visto una riga scritta, una carta, un conto che ci dica quali siano le risorse“.

Riforma Pensioni, le parole dei cinque stelle

Anche Riccardo Fraccaro, deputato del Movimento 5 stelle, si pronuncia riguardo all’Ape. Ecco le sue parole, riportate sul blog di Beppe Grillo:

“Renzi rifila ai cittadini una polpetta avvelenata: l’anticipo pensionistico senza costi per lo Stato, che si potrà ottenere pagando interessi alle banche per vent’anni. Invece di abolire la Fornero il Governo ricorre allo strozzinaggio per spremere gli italiani e favorire i gruppi finanziari.Il meccanismo della cosiddetta Ape è un’autentica estorsione: si potrà ottenere la pensione fino a tre anni e sette mesi prima, ma solo facendosi anticipare i soldi con un prestito bancario. Dall’assegno sarà quindi decurtata una rata mensile d’ammortamento per restituire il debito: si parla di cifre pari al 20% della pensione. Un metodo usuraio usato per fare cassa sulla pelle dei più deboli”.

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