Richard Madden in Romeo e Giulietta di Kenneth Branagh: dal Teatro al Cinema
Richard Madden in Romeo e Giulietta, lo spettacolo di Kenneth Branagh al National Theatre di Londra diventa una rilettura per il cinema
Il regista Kenneth Branagh, dopo essersi occupato dell’allestimento e della preparazione di uno sfarzoso Macbeth, torna a collaborare con il National Theatre, proponendo Romeo e Giulietta in una affascinante Verona degli anni ’50.
La nuova proposta consiste nell’ambientazione delle scene, che sono recitate in caffè letterari, per le strade della città, nelle piazze affollate di gente con voci urlanti, tra insulti e gesti eclatanti.
Branagh vuole trasformare la tragedia shakespeariana in un commedia all’italiana e poi in un melodramma. Romeo e Giulietta, che si muovono sul palco del Garrick Theatre, si ritrovano a vivere il loro tormentato e tragico amore in angoli di strada pieni di energia e vita, in mezzo alla gente e a contatto con il mondo esterno.
La novità si percepisce anche nel finale ovviamente drammatico e tragico, in cui si avverte la freschezza della pièce, una sensazione che illude gli spettatori facendo immaginare loro la possibilità di un finale diverso o comunque migliore.
Richard Madden e Lily James sono Romeo e Giulietta
Kenneth Branagh ha riunito la coppia composta da Richard Madden e Lily James, che avevano già lavorato insieme in Cenerentola, il film della Disney.
Dopo la magistrale e sentita interpretazione di Cosimo de Medici nella serie Rai I Medici – Masters of Florence, Richard Madden si propone al pubblico e ai suoi follower con una delle più belle opere teatrali di sempre. Nel ruolo di un moderno Romeo innamorato, la star de Il Trono di Spade regala al suo personaggio l’immagine non di un giovane sprovveduto e sfortunato, ma di un uomo maturo e consapevole, trasformando l’eroe tragico di Shakespeare.
Giulietta è interpretata da una sensuale e brillante Lily James, che regala agli spettatori una donna consapevole della sua bellezza, lontana dalla pudica e dolce eroina della Capuleti delle origini.
Kenneth Branagh propone gesti eccessivi e sfrontati, provocatori e talvolta opinabili, insistendo sulla bellezza e la sensualità degli attori. Romeo e Giulietta parlano una lingua molto lontana dai sacri versi shakespeariani, circondandosi di battute sagaci e frasi inedite, prive del prestigioso alone classico della trazione drammaturgica a partire dal teatro elisabettiano.
La rilettura così proposta diventa anche materia di cinema, infatti, il regista Benjamin Caron decide di creare una registrazione dello spettacolo in bianco e nero, come omaggio al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.
Nello spettacolo, l’atmosfera è elegante e dinamica insieme, le scene d’amore sono analizzate da vicino e l’accompagnamento di scene corali per rendere la musica strumento di gioia, colpi di scena e entusiasmo e sottraendo la pièce a quel senso di morte e tragedia, che toglie la speranza e crea malinconia in merito alla consapevolezza del finale inevitabilmente tragico.
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