Restauro Cappella Pignatelli Finito: riapre a Pasqua
La Cappella di Santa Maria dei Pignatelli a Napoli, donata dagli eredi della storica famiglia napoletana all’Università Suor Orsola Benincasa, riapre a Pasqua.
Dopo un lungo restauro curato dal professore Pier Luigi Leone De Castris , finalmente questa cappella della Napoli rinascimentale, che si trova in largo corpo di Napoli ai decumani, sarà restituita ai cittadini e ai turisti. Fu chiusa negli anni ’60 e divenne così meta di saccheggio e utilizzata come deposito.
CAPPELLA PIGNATELLI: LA STORIA
La Cappella Pignatelli ha avuto una storia molto travagliata e lo stesso Fabio Pignatelli, uno degli eredi della storica famiglia, ha ricordato che fino agli anni ’50 della cappella se ne era occupata la mamma, poi fu dichiarata inagibile e chiusa. Fu posto un barbacane per sorreggere la facciata, fin quando poi la soprintendenza la mise in sicurezza. Purtroppo la magnifica cappella ha subito razzie varie e Fabio Pignatelli ne ha rammarico, ricordando che è stato portato via un dipinto della Madonna che era sopra l’altare, dei cornicioni in marmo e pezzi dell’altare stesso.
A stento si è riusciti a salvare dai saccheggi, perché messi in fuga i ladri, due stupende sculture: una rappresenta la Principessa Pignatelli , l’altra una Madonna con Bambino, entrambe dello scultore spagnolo Diego De Siloè. Le due sculture ora sono conservate al secondo piano del museo di Capodimonte, ma per la riapertura a Pasqua torneranno al loro posto nella cappella.
CAPPELLA PIGNATELLI: I VARI RESTAURI
Questa cappella è di origine trecentesca e fu ristrutturata per la prima volta fra il 1493 e il 1515. All’interno vi sono opere di inestimabile valore e ospita due importanti complessi funerari: il sepolcro di Carlo Pignatelli, ad opera di Malvito, e il sepolcro di Caterina Pignatelli, realizzato da Diego De Siloè.
Nel 1736 la Cappella Pignatelli ebbe anche forme barocche con un nuovo altare progettato dall’architetto Gaetano Buonocore e la stessa cupola fu dinuovo affrescata da Fedele Fischetti. Grazie all’intervento dell’università “Suor Orsola Benincasa”, un pezzo di patrimonio artistico di Napoli può tornare alla luce e visitabile da tutti. Si sta infatti pensando ad un modo giusto per farla apprezzare dai visitatori, creando magari un percorso che sia museale, culturale e storico allo stesso tempo e con l’aggiunta sapiente della tecnologia , qui posta al servizio dell’arte per meglio esaltare la bellezza della Cappella Pignatelli.