“Il nostro amore per l’Italia è profondo”. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha accolto il premier Matteo Renzi, in visita ufficiale alla Casa Bianca. Il mandato di Obama giunge ormai alla conclusione, con il duello Clinton-Trump che sta infiammando il Paese, e questa è l’ultima cena di stato per il presidente afro-americano, che nel suo mandato di otto anni ne ha organizzate solamente dodici.
C’è un clima di grande cortesia tra i due. Obama esordisce affermando che “è mio grande onore dare il benvenuto a Matteo Renzi e ad Agnese Landini”. Continua: “Non sono così fortunato da avere origini italiane, anche se il mio cognome finisce con una vocale, ma mi considero un italiano onorario”. Molti gli elogi del presidente degli Stati Uniti per Renzi, definito “giovane e bello. Con lui abbiamo il potere di raggiungere cambiamenti”. Poi ricorda che agli americani piace “il cibo, il vino, la moda italiani e Sophia Loren”.
Parlando delle questioni da affrontare (in primo luogo la crisi dei migranti), Obama afferma: “Con l’Italia ci sono patti chiari e amicizia lunga” e che “siamo uniti dagli stessi valori, come l’empatia per i migranti e la compassione per i rifugiati. Secondo l’inquilino della Casa Bianca inoltre “Renzi sfida lo status quo con le riforme coraggiose”.
Dal canto suo Matteo Renzi afferma che “Oggi fronteggiamo insieme la sfida di una nuova era piena di opportunità, il nome del futuro deve essere libertà, educazione, sostenibilità non distruzione, ponti e non muri”, riferendosi chiaramente alla crisi dei rifugiati in Europa.
Ricordiamo che con il premier sono presenti, oltre a loro il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il nuovo commissario per il Digitale Diego Piacentini e l’ambasciatore Armando Varricchio, anche Raffaele Cantone, i due premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, la presidente del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, lo stilista Giorgio Armani e di Paola Antonelli, responsabile del reparto architettura e design al Moma di New York.
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