Renzi ad Amatrice: “Questi borghi devono ripartire. E’ una sfida di credibilità e onore”
Di fronte a cumuli di macerie e a volti spaventati il premier Matteo Renzi cerca di infondere sicurezza a un’Italia devastata. “Non lasceremo nessuno da solo“, questo non è solo il modus operandi, ma il vero obiettivo del governo per risollevare quanto è stato distrutto in pochi istanti.
Renzi arriva ad Amatrice nel pomeriggio di un interminabile 24 agosto, dopo aver tenuto la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Proprio qui, nel palazzetto dello sport, edificio adibito a centrale operativa d’emergenza, incontra le centinaia di soccorritori che stanno lavorando fin dalla notte fonda.
Il premier, orgoglioso dei soccorsi prestati in giornata, dichiara: “Questo è il momento delle lacrime, delle preghiera, del rispetto“. Riflettere nel rispetto delle vittime di questo sisma è l’unica cosa da fare nella giornata appena passata. Da oggi, invece, il premier inizierà a parlare di quella ricostruzione “che potrà permettere agli abitanti di ripartire, di vivere questi borghi così belli. E’ una sfida di credibilità e onore“.
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