Reggia di Caserta: 6 custodi licenziati per assenteismo
Sono sei i dipendenti della Reggia di Caserta licenziati dal Ministero dei Beni Culturali a seguito di un’indagine della Polizia risalente all’autunno del 2016 in cui furono accertati dai militari diversi allontanamenti dal luogo di lavoro dei soggetti in questione che, dopo aver timbrato il cartellino, andavano serenamente al bar o a sbrigare altre commissioni di vario genere, lasciando sguarnito il loro posto da custodi. Le indagini erano partite a seguito di alcuni inspiegabili furti avvenuti nel monumento vanvitelliano nel 2016 che avevano fatto pensare che ci fosse qualche falla nel sistema di sicurezza della Reggia.
Nonostante il numero di visitatori premi indiscutibilmente la Reggia di Caserta come uno dei monumenti più amati, non è un momento semplice per il direttore Mauro Felicori che lo scorso dicembre ha dovuto fare i conti con un crollo di intonaco nella sala delle dame e che quotidianamente deve provare a portare avanti tra notevoli difficoltà il progetto di rilancio dell’ex residenza borbonica. Solo qualche giorno fa aveva fatto scalpore la notizia di un turista tedesco che aveva deciso di fare il bagno nella grande peschiera del parco e, anche in quell’occasione, si è palesata la difficoltà a tenere sotto controllo l’intera area della Reggia e del suo meraviglioso parco che rischia a volte di essere vittima di turisti un po’ troppo esuberanti o di veri e propri vandali come quelli che nel corso di molti anni hanno ricoperto di scritte le numerose statue e fontane presenti nel parco. Altra vicenda che, almeno indirettamente, vede coinvolto il monumento vanvitelliano è quella della possibile nascita di un biodigestore a pochissimo spazio di distanza dalla Reggia, cosa che di certo non aumenterebbe l’appeal nei confronti dei turisti.
Purtroppo in carenza di fondi e con la scarsa partecipazione della comunità cittadini casertana tutta non sarà facile invertire seriamente la rotta.