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Reggia di Carditello: dal 29 ottobre la riapertura al pubblico

La Reggia di Carditello (Ce) ritrova il suo antico splendore e riapre sabato 29 ottobre i suoi spazi esterni alla presenza dei Ministri Dario Franceschini e Maurizio Martina, con loro anche il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di San Tammaro dove si trova la reggia nella frazione di Carditello, Emiddio Cimmino e il Presidente della fondazione Real sito Carditello Luigi Nicolais.

La Reggia è rimasta chiusa 10 mesi dopo i lavori di ristrutturazione interni ed esterni che sono durati un anno e mezzo. Finalmente la Reggia più dimenticata d’Italia può tornare al suo splendore e avere giusta visibilità. Il giorno 29 ottobre per l’inaugurazione ci sarà lo spettacolo “cavalli e cavalieri”, una esibizione equestre in tre parti: la rievocazione storica del cavallo Persano tipico delle campagne di Carditello, un saggio di alta scuola italiana di questi cavalli e l’esibizione del 4° reggimento carabinieri a cavallo con fanfara. Carditello nell’era Borbonica era una azienda agricola molto attiva grazie alla produzione casearia e all’allevamento dei cavalli Persano e delle pregiate bufale da latte.

Prima dell’inaugurazione inoltre ci sarà un convegno il cui tema è “Carditello, sito reale verso la cultura e la legalità: strategie di recupero e valorizzazione di un bene comune”. Il titolo dice tutto dopo le tante traversie che ha attraversato il real sito di Carditello. Al convegno parteciperanno i Ministri Franceschini e Martina, i Rettori della Federico II Gaetano Manfredi e quello della Sun Giuseppe Paolisso, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini.

Il sito di Carditello ha molteplici potenzialità e aspira a diventare una meta fissa per visitatori italiani e europei. La residenza Borbonica vuole diventare una grande meta di diffusione dell’arte e della cultura, per valorizzare un territorio troppo condannato dagli scempi dell’uomo, tipo le discariche abusive; la reggia vuole e deve valorizzare tutto il territorio intorno Caserta e il territorio di San Tammaro. Moltissime proposte culturali sono ora al vaglio per la loro realizzazione e provenienti da tutta Italia.

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