Referendum 2016 Trivelle: i motivi del Sì e del No
Il prossimo 17 aprile si terrà il referendum sulle trivelle a mare. Noi vi anticipiamo in breve quali sono i motivi del sì e del no a svolgere attività di estrazione petrolifera entro i 22 chilometri dalla costa. Innanzitutto bisogna partire dalla domanda che sarà apposta sulle schede che è questa: volete fermare i giacimenti in attività quando scadranno le loro concessioni? Naturalmente se vincono i sì allora ci sarà il blocco, se a trionfare saranno i no e allora si continuerà così come successo fino ad ora.
MOTIVI DEL SI E DEL NO
AL REFERENDUM 2016 SULLE TRIVELLE
E allora andiamo a spulciare quali sono i motivi più importanti per il fronte del sì al referendum 2016 e per quello del no. I tre motivi su cui si basa la campagna del Comitato per il sì sono: rischi per la fauna perché usando l’air gun si compromette la vita di alcuni cetacei e di alcune specie di pesci facendogli perdere l’udito; a guadagnarci sono solo i petrolieri visto che devono pagare i diritti per trivellare il mare ma sono davvero bassi; possibilità di incidente e quindi di un disastro ambientale senza precedenti.
Coloro che sostengono il no invece basano le loro convinzioni per il referendum 2016 sulle trivelle a mare su questi tre presupposti: si perdono gli investimenti e di conseguenza i posti di lavoro; il rischio di incidenti è davvero basso visto che dal 1950 ad oggi in Italia se ne contano solo tre di cui l’ultimo nel 1994; trivellare significa sostenere il fabbisogno energetico perché siccome in Italia la richiesta è sempre maggiore produrre fonti di energia in loco significa avere notevoli risparmi.