Questione di Karma: Recensione del Film
Mario è un impenitente scapestrato che vive di espedienti, costantemente inseguito dai creditori. Giacomo è un tontolone, ricco di famiglia ma povero di affetti, che vive immerso nella solitudine e nella lettura di filosofi orientali. Possono due vite agli antipodi entrare in contatto, fondersi e venirsi reciprocamente in aiuto? Sì, se si crede ciecamente nella teoria della reincarnazione delle anime.
Alla seconda prova da regista e con un David di Donatello in bacheca, Edoardo Falcone torna a dirigere una commedia che riflette con leggerezza sul senso della vita e che trova nell’arrosto di maiale al forno con le patate la sintesi imperfetta di un sillogismo imprescindibile: piacere alla critica (tesi) ed al pubblico (antitesi).
Fabio De Luigi, reduce da prove non proprio commoventi, gigioneggia ancora ma evita la macchietta sfoderando inaspettate doti di poliglotta. Elio Germano interpreta un personaggio già visto ma, grazie alla sua bravura, induce all’inevitabile rivalutazione di fin troppo osannati colleghi, Zalone in primis. In coppia convincono ma non hanno la complementarietà di Giallini e Gassman di “Se Dio vuole”. Sullo sfondo Isabella Ragonese veste bene i panni della business woman, la Sandrelli strappa più di un sorriso ma a prendersi tutti gli applausi è Eros Pagni.
Roma fa da cornice ed è splendida; Civita di Bagnoreggio incanta ed è perfetta come eremo dell’anziano studioso di filosofie orientali (P. Leroy). Scelta delle musiche scontata: chi non avrebbe pensato a George Harrison? Produce RAI con Wildside.