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Quando finirà il COVID in Italia e nel Mondo secondo gli esperti?

Quando cesserà il Covid-19 in Italia e nel mondo? È questo l’interrogativo che virologi, esperti e ricercatori si pongono nonostante gli studi che portano avanti per cercare una soluzione

Un anno fa iniziava un incubo chiamato Covid-19, che ha sconvolto la normalità di un mondo che da quel giorno è cambiato. Il 2020 è stato un anno funesto che non sarà dimenticato tanto facilmente dove il record negativo di decessi lo ha fatto da padrone. Invece il 2021 rappresentava almeno all’inizio una svolta importante a fronte dei vaccini che sono stati sperimentati con una particolare tecnologia che ha creato una molecola chiamata RNA messaggero (mRNA), contenente al suo interno le istruzioni per sviluppare una proteina presente su SARS- CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.

Vaccini, norme di distanziamento, lockdown, mascherine e più in generale tutte quelle accortezze necessarie per arginare la diffusione del coronavirus non sono bastati a causa delle varianti del virus che stanno creando problematiche non indifferenti. Le varianti accertate sono tre: inglese, sudafricana e brasiliana, potenzialmente le più pericolose. Poi ne sono state identificate 7 negli Stati Uniti mentre a Napoli, la Federico II e l’Istituto Pascale hanno identificato mediante una tecnica di sequenziamento la variante B.1.525. Grazie ad esso è stato possibile osservare le mutazioni della proteina Spike, ovvero il veicolo di trasmissione col quale il coronavirus si insedia nelle cellule per infettarle.

Varianti a parte, i progressi sono evidenti ma la strada è ancora lunga per stabilire una data esatta, quella che tutti noi aspettiamo per la fine del coronavirus e ritornare alla vita di prima.

Il parere degli esperti

È difficile stabilire quando terminerà la pandemia di coronavirus, che non accenna a placarsi. Congetture e scadenze a parte, ci sono esperti che abbozzano a una speranza di uscita dal tunnel virale a cui siamo soggetti ormai da un anno. Tra questi si annovera l’interessante osservazione dell’epidemiologo francese Didier Pittet ai microfoni di France Inter. “È nell’estate del 2022 che si potrà tracciare un vero e proprio bilancio della situazione e tutto sarà più facile”, spiega il presidente dell’ente nazionale incaricato di gestire l’emergenza Covid in Francia.

Saranno fondamentali i prossimi mesi per osservare l’andamento pandemico del coronavirus e delle sue varianti, i casi di contagio, i decessi e in più in generale il contesto entro cui si circoscrive questo “incubo”. Secondo Didier saranno cruciali i mesi di febbraio e marzo poiché, sottolinea, “siamo ancora in inverno e sappiamo che i virus respiratori amano questo periodo”. Oltre a questo, occorrerà verificare l’efficacia dei vaccini testati fino ad oggi, tra i quali spiccano Pfizer e AstraZeneca, che in tal senso forniranno un apporto importante non indifferente.

In questo quadro frammentato di informazioni si potrà dunque trarre “un primo bilancio all’inizio dell’estate”. In conclusione, ribadisce il ricercatore, “ci avvieremo verso l’autunno e ci saranno sicuramente altre varianti, forse ci vorranno altri vaccini, bisognerà superare un autunno che non sarà ancora un autunno normale”.

 

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Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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