Porto greco scoperto a Napoli sui fondali di Castel dell’Ovo
È stata ufficialmente presentata la recente scoperta ai fondali del Castel dell’Ovo. Un antichissimo porto d’epoca greca formato da quattro tunnel sommersi e una strada larga di tre metri dove sono tuttora scavati i solchi dai carri.
La scoperta è posizionata sul lato destro del castello, a sei metri di profondità secondo la scoperta dei archeologi sottomarini. Il porto ritrovato è considerato il porto della Napoli di 25 secoli fa.
Mario Negri, archeologo napoletano che ha effettuato la scoperta, spiega che “ È una scoperta che apre un nuovo scenario della ricostruzione della vecchia struttura di Palepolis”. A maggio si riprenderanno le ricerche sottomarine e si spera ad un ritrovamento di oggetti databili, così si potrà risalire al periodo esatto.
Nelle acque di Palepolis sono state trovate tracce dell’antica Grecia con un sistema di gallerie, un costone tufaceo per il rimessaggio delle barche e un canale che conduce a un bacino con una strada che collega la collina sovrastante.
Tale ricerca è importantissima per la città, che nell’antichità ha avuto un ruolo straordinario tra i porti nel Mediterraneo. Il Mediterraneo, considerato da sempre nella storia e ancora oggi un mare importantissimo, un mare con innumerevoli porti che unisce tre continenti e Napoli, una città che anticamente era tra i porti più importanti.
Questa scoperta e le prossime ricerche aprono nuove pagine nella storia millenaria di Napoli. L’archeologo napoletano Filippo Avilia commenta “Le ricerche archeologiche sottomarine nelle acque vicino Castel dell’Ovo erano iniziate qualche tempo fa autofinanziandosi”. Nel 2016 le ricerche sottomarine cominciarono seguendo delle comunicazioni di tre studiosi cecoslovacchi, i quali si immersero nel 1994 e comunicassero la presenza di gallerie sommerse in quell’area.
Un anno fa, Filippo Avilia ha ricevuto un finanziamento di 10.000 euro dall’Università di Milano e in occasione della presentazione della nuova scoperta ha mostrato le foto e i video ripresi, presentando il complesso di strade scavate, gallerie, canali e di una strada in salita.