Pomet a Milano, la pizzeria di Pasquale Pometto, in Via Torino, in pochi mesi ha scalato i gradini delle recensioni di Tripadvisor. Un padrone di casa nato in Germania nel ’77, ma di origini calabresi (Caloveto) e sbarcato a Milano, dove ha aperto nel 2013 un’altra pizzeria di successo Am e nel 2016 il locale Piz. Il segreto è tutto nell’impasto, fatto con lievito madre e tracce di lievito di birra in quantitativo variabile a seconda della stagione, lasciato riposare 48 ore. E poi la pizza, che secondo Pasquale Pometto “non va stesa, ma massaggiata”. Nel 2019 ha aperto una nuova pizzeria per la pizza a portafoglio.
Pomet Milano: menù e prezzi
Il locale Pomet è colorato e accogliente, le origini calabresi si respirano tutte nella cordialità e nella gentilezza del personale. L’idea è partire da un impasto base tipo pizza, per arrivare a proporre poi qualcosa di diverso. È così che nascono i pomet (non sono panini, né calzoni, meglio chiamarli Pomet, vista l’originalità del prodotto). L’impasto è quello lievitato 48 ore, massaggiato e non steso. “Pasquale Pometto ha deciso di proporre Pomet selezionati, senza rebelòt che ne alterino il gusto e la genuinità”.
Pomet ‘Nduja Calabrese (12 €): mozzarella, fior di latte, scamorza affumicata, pecorino, ‘nduja calabrese, olio evo
Pomet Scarola (13 €): scarola, pecorino, olive taggiasche, olio evo
Pomet Tartufato (13 €): pureè (sic) di patate, mozzarella, pecorino, scamorza affumicata, olio tartufato
Pomet Friarielli (12 €): scamorza affumicata, mozzarella, fior di latte, friarielli, pecorino, olio evo
Pomet Classico (10 €): rucola, mozzarella, fior di latte, Parmigiano, pomodorini Pachini igp, scamorza affumicata, olio evo
Pomet Milano: orari e indirizzo
Il locale si trova in via Valpetrosa 1, angolo via Torino. Lunedì giorno di chiusura. Aperto anche a pranzo dal martedì al sabato (12:00-15:00) e dalle 19:00 alle 23:15. La domenica apertura pomeridiana, dalle 19:00 alle 23:15.
Pometto, del resto, non è il primo pizzaiolo del Sud che sbarca con successo nel capoluogo lombardo. Menzione necessaria meritano il Lievità di Gianmaria D’Angelo e il Capuano’s di Luigi Capuano, napoletano doc.
